16/07/2008   16:10 810

Novelli viaggi della speranza


Milano – Benevento, in treno, andata e ritorno, il viaggio è lungo, ma qualche volta va bene così. Nonostante i tanti voli alle spalle, l’aereo mi innervosisce ancora. E poi in treno c’è il tempo di osservare. Da molti anni non vedevo l’Italia così verde e rigogliosa: merito di questa strana primavera irlandese che ci ha rimandato indietro nel tempo, a quando a giugno usavamo ancora le calze e il grano era appena maturo. Anche il paesaggio umano può essere interessante. Ho fatto il viaggio di ritorno con tre ragazze della provincia di Napoli che andavano a Piacenza per un corso di formazione propedeutico a un periodo di lavoro in banca. Avevano tutte già esperienza nel settore, lavorando da tempo con brevi contratti interinali e commentavano le passate esperienze con grande ironia e con grande spirito. Raccontavano di quando una donna anziana, confusa dal look minimale della banca e dalla vicinanza della farmacia, aveva chiesto allo sportello la crema per la dentiera o di come una di loro avesse superato una selezione dopo una mattinata catastrofica, con il blocco in autostrada, l’autobus in panne e il tacco rotto; oppure di quando un anziano cliente voleva ordinare una botta in faccia a lui e una in faccia alla moglie, presumibilmente pensando ai Bot. E così, tra telefonate e risate, tra ricordi e speranze, il viaggio è passato in fretta e le ragazze hanno iniziato una nuova avventura.

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