17/06/2008   11:18 947

Roma nel 2008: c'è andata bene!


Una mia amica mi chiama venerdì mattina per dirmi che ha avuto un rapporto sessuale senza precauzioni: ora teme di aver combinato un pasticcio. Senza indugiare, andiamo al consultorio di zona per farle prescrivere la cosiddetta “pillola del giorno dopo”. L'ostetrica ci dice che fino a lunedì mattina non c'è la ginecologa. Poiché la pillola è efficace se presa entro 72 ore dal rapporto a rischio, le chiediamo a chi possiamo rivolgerci per una prescrizione entro i termini. Ci dà il numero di telefono dell'Aied, un ottimo ambulatorio, però privato, dove, infatti, chiedono 50 euro. L'ostetrica ci suggerisce di provare al pronto soccorso dell'ospedale più vicino, ma i medici lì sono tutti obiettori, almeno quando non sono nelle loro cliniche private. Così andiamo ad un internet point e cerchiamo il sito della Casa Internazionale delle Donne, presso la quale è attivo un ambulatorio ginecologico (www.vitadidonna.it). Anche se l'ambulatorio è chiuso, c'è un numero di cellulare sempre attivo al quale ci dicono di chiamare il medico di base, ma le ricordiamo che sono già le sei di sera e la mia amica non ha il medico in zona. Seguendo il consiglio della ragazza al telefono, proviamo al Pronto Soccorso del Policlinico Casilino. Lì, al costo di 25 euro per prestazione ambulatoriale, la mia amica trova finalmente una prescrizione, insieme a una scortese ma forse opportuna ramanzina per l'imprudenza avuta. Succede a Roma, nel 2008, per un farmaco legale. E ci è andata di lusso.

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