04/04/2008   12:9 974

Ancora non ci siamo e chissà quando saremo


Ho discusso con molte persone in merito alle ultime prese di posizione politiche in Italia sulla questione aborto. In uno di questi confronti, mi è stato rimproverato di essere femminista. Mi è stato detto, cioè, che alcune questioni sono senz'altro valide, specie se si parla di diritti femminili e di rispetto del corpo delle donne, ma una certa semantica “novecentesca” non gioverebbe alla causa. Detto in altri termini, è come se sentissi di avere un’aura anacronistica attorno alla mia persona che non rende condivisibili temi su cui ci sarebbe accordo. Le parole sono importanti perché esprimono dei contenuti. Io mi definisco femminista, senza corsivi. Ma so bene che il femminismo non è un'unica teoria o visione dei rapporti tra i sessi, né l'unica chiave di lettura della realtà. Ciononostante, uso questo termine. Mi sembra, infatti, che di femminismo ci sia ancora molto bisogno, guardando alle condizioni delle donne nel mondo, non solo in Europa. E anche perché, in questa parte di mondo che ci sembra così avanti, le donne non se la passano proprio bene, intendo nella loro appartenenza al genere femminile. Ora sembrerò anche moralista, ma come si fa a dire che abbiamo risolto tutto se c'è una mercificazione dilagante dei nostri corpi, se la prostituzione è in crescita, se l'occupazione femminile al Sud non decolla, se siamo pagate meno degli uomini e facciamo molte più cose di loro, se c'è sempre qualcuno più in grado di noi stesse di decidere come vivere la nostra vita, se le agenzie interinali ti licenziano quando aspetti un figlio, se ti vengono a cercare in ospedale perché ti sospettano infanticida, se non puoi amare un'altra donna, se non sarai mai in una lista elettorale, eccetera, eccetera, eccetera. A chi rimprovera alle donne occidentali di essersi emancipate troppo a discapito della cura domestica e degli affetti, ricordo con una punta di amarezza che non c'è ancora una sostanziale parità uomo-donna nel rapporto casa-lavoro. Che la semantica sa di retorica quando sento certi uomini, anche giovani, dire che come li ha cresciuti la mamma, stando in casa e rinunciando al lavoro, nessuno mai avrebbe potuto. Non ci siamo... Non ancora, perlomeno.
Pina Caporaso

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