16/07/2008   16:12 1179

Doppia morale traditrice...


Il gay pride romano del 7 giugno è stato un discreto successo. Una grande festa, innanzitutto, dalla quale è sembrata completamente assente la sinistra, con comizi finali che hanno aggiunto contenuti importanti alla battaglia contro la discriminazione dell'omosessualità. Ma il tratto più evidente di questa manifestazione è senza dubbio l'umorismo, l'irriverenza e la provocazione, elementi che la rendono, a mio parere, irresistibile. M'ha divertito Vladimir Luxuria con queste due battute. La prima, ovviamente, è stata sulla Carfagna: "Fateci caso, quando parla ha sempre gli occhi sgranati: sarà che neanche lei ci crede che l'hanno fatta ministra…!". E poi la seconda: "Sapete chi sono i veri trans della politica italiana? Mastella e Dini, altro che io!". Insomma, i bacchettoni hanno fatto meglio a starsene a casa, magari in compagnia degli ipocriti. La sera dopo il corteo, guardo Mara Carfagna seduta a una scrivania con un simil tailleur a fiori e l'immancabile caschetto, con la pupilla dilatata a dismisura, recitare la particina scritta per lei dal suo staff: "Io penso che queste persone debbano vivere la loro condizione con normalità e sobrietà…" etc etc. Certo, detto da una che, fino a ieri, girava in calendario avvolta da una rete da pesca, con gocce di limone che cascavano, da un gustoso frutto, nelle sue fauci spalancate, suona strano. Perciò, va bene tutto, incluso il mancato patrocinio. Ma l'ipocrisia, la doppia morale, ecco: ne faremmo volentieri a meno.

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