17/06/2008   11:10 2067

Quando nuotai con Guarducci


Il mio curriculum elenca i titoli di studio conseguiti, nell’attesa vana della “stabilizzazione”. Nessuno di essi mi ha, però, dato soddisfazione quanto quello di “Pesce volante”, ottenuto dalla scuola nuoto dove mi alleno. Sabato scorso ho partecipato allo “Staffettone 100x50” come 12° frazionista, col rischio di raccogliere scarsa gloria o affogare nel ridicolo, poiché l’omologo della squadra avversaria era nato nel 2002! Ha provveduto a togliermi d’impaccio uno straordinario “giovanotto” di 88 anni, partito per primo con un tuffo plastico che ha determinato un fisiologico sfalsamento delle frazioni. Il secondo della mia squadra ha rimontato e non poteva essere diversamente trattandosi di Marcello Guarducci (record europeo nel 1977 dei 100 stile libero con 51,25) che ha partecipato all’evento con la distinta semplicità di un signore di mezza età. I lettori (ma soprattutto le lettrici) ultraquarantenni lo ricorderanno per l’avvenenza e come unico campione del nuoto maschile italiano degli anni ’70, protagonista delle cronache rosa per il fidanzamento con Milly Carlucci. Eccitato dalla prospettiva di poter dire ai posteri “ho nuotato con Guarducci”, quando è stato il mio turno sono partito con foga eccessiva col risultato di perdere praticamente il costume, cercando a ogni bracciata di coprire le poco nobili terga. Esiste, purtroppo, una documentazione della mia prestazione, filmata dal telefonino di mia moglie che minaccia di diffonderla. “Nulla mi tange, ormai” da quando, in considerazione delle mie virtù natatorie, mi sono ribattezzato Lazslo, come Cseh il fuoriclasse ungherese. Da allora, la biondissima ondina che mi allena mi “asseconda” salutandomi: “Ciao Lazslo - o giocando con la pronuncia - ciao Che”.

Groppone da Figulle

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