La schiacciata fallì miseramente
Quando nel 1984, a seguito dell’ennesima crisi societaria dell’Associazione Pallacanestro Benevento me ne misi a capo, era già iscritta al campionato nazionale B/2. Con la squadra cadetti, continuai l’attività in un girone proibitivo per le nostre forze, al primo incontro di campionato ci capitò la trasferta di Marsala per affrontare una formazione atta a vincere il campionato.
Il palazzotto di Marsala era gremito in ogni ordine di posto e, non sapendo con che formazione scendevamo in campo, la tensione era alta. I ragazzi, malgrado le abissali differenze di fisico e di tecnica, si difendevamo benissimo mentre io, dalla panchina, accanto al tecnico, cercavo di tenere alto il morale. Alla metà del secondo tempo, si verificò un simpatico episodio in grado, però, di
costarmi caro. Durante un’azione di contropiede, un giocatore del Marsala, Biasic, partì velocemente e, non avendo avversari, pensò di effettuare una schiacciata che nel basket è massimo spettacolo mentre, per chi la riceve, è una forte umiliazione.
Il pubblico, capite le intenzioni dell’atleta, ammutolì, pronto a esplodere di gioia alla realizzazione. Biasic, però, calcolò male il tempo dello stacco e il pallone colpì violentemente il ferro del canestro schizzando in campo. Il pubblico rimase muto e deluso, mentre io felice dell’umiliazione mancata saltai in alto e nel silenzio generale gridai: “Và fa nculo!”. È inutile aggiungere che fui sommerso di fischi, mentre i miei ragazzi scoppiarono in una risata liberatoria.