Distanze e polso della situazione
Il Circolo della Libertà – associazione giovanile di Forza Italia - ha aperto un canale televisivo: la Tv della Libertà. Durante i primi minuti di trasmissione della libertà, la conduttrice della libertà, Michela Vittoria Brambilla, ha spiegato quali sono gli obiettivi della Tv della libertà: dare finalmente libertà alla voce della gente. Un minuto dopo Silvio Berlusconi ha chiamato in studio. Anche lui è gente, anche lui è libero: “Questa televisione è nata proprio per dare alla gente la possibilità di dire quello che i cittadini pensano, chiedono, desiderano, suggeriscono”. Quindi ha esposto per 10 minuti ciò che lui pensa, chiede, desidera e suggerisce. Si è rammaricato poi dello “scoramento tra la politica e i cittadini”, auspicando che la neonata televisione possa porsi come “collegamento tra la gente e gli eletti”. Non si capisce se il sostantivo eletti si riferisca ai parlamentari o a uomini indicati dalla provvidenza.
Che quest’ultima abbia però poco a che fare con simili personaggi è facile capirlo leggendo una recente intervista a D’Alema: ”È in atto una crisi della credibilità della politica che tornerà a travolgere il Paese con sentimenti come quelli che negli anni '90 segnarono la fine della prima Repubblica. Alla scarsa fiducia verso di noi non corrisponde una forte fiducia verso Berlusconi.
Per questo io non credo che il governo sia a rischio, perché non c’è un’alternativa”. Come a dire:
vi utilizziamo e ne siamo ben coscienti, ma cacciarci non conviene a nessuno: a voi elettori (di sinistra) perché tornerebbe la destra, a noi onorevoli (bipartisan) perché, se si votasse ora, tutti i neoeletti non avrebbero ancora diritto alla pensione parlamentare.
Che non ci fossero alternative deve averlo pensato anche il senatore Gustavo Selva, anni 81: bloccato nel traffico romano, dice di sentirsi male e chiede aiuto. I paramedici giunti in suo soccorso lo caricano sull’ambulanza per scortarlo in ospedale, ma lui si ribella e ordina, pare tra insulti e minacce, che lo si porti dal suo cardiologo. Giunti lì, salta fuori arzillo dalla vettura e si dilegua all’interno del Palazzo. Gli infermieri lo inseguono imbattendosi nel portiere dell’edificio: chiedono dello studio medico, ma gli viene risposto che gli unici studi lì sono quelli televisivi di LA7.Fuggono inorriditi.
Selva, intanto va in onda nel programma cui era invitato: orgoglioso racconta sia del traffico, sia della grande idea che ha avuto per evitarlo. D’altronde, raccontare goliardie è un modo per avvicinarsi alla gente.
Ma diminuire la distanza tra la politica e i cittadini può essere anche pericoloso. In visita in Albania, Bush si è concesso un bagno di folla: ha stretto mani, baciato bambini, abbracciato mamme. Quando è riemerso dal marasma dei corpi al suo polso scamiciato mancava l’elegante cronografo che lo adornava poco prima. Ecco allora, dico io: siamo noi gente che siamo cattivi, perciò si creano le distanze.