03/04/2008   12:1 1297

Associazione Italiana Sommelier: alla Reggia di Caserta terza edizione di 'Radici del Sud'


Successo per la ricca due giorni promossa dall’AIS (Associazione Italiana Sommelier) e dalla Soprintendenza BAPPSAE (Beni Architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico) delle province di Caserta e Benevento. Dai seminari per discutere di nuove problematiche, come i mutamenti climatici nel Mediterraneo, alle degustazioni con un’area tasting allestita nel bellissimo porticato, un momento all’insegna della produzione d’eccellenza del “Meridione Enologico”.

Alla sua terza edizione, l’evento denominato "Radici del Sud" ha visto seminari, dibattiti, visite, degustazioni, laboratori, nella splendida cornice della Reggia di Caserta. Un pensiero e un progetto che hanno preso il via da fattori di carattere geografico e climatico ma che, a ben vedere, si collegano ad elementi assai più complessi legati al mercato, al gusto allo stile produttivo. Spagna, Portogallo, Marocco, Tunisia, Algeria, Libia, Egitto, Grecia, Cipro, Malta, Israele sono stai i Paesi che hanno rappresentato il cuore pulsante della rassegna, ma un ruolo assolutamente centrale è stato ovviamente riservato ai vini del Sud Italia, a cominciare dalle migliori aziende campane.

“In un periodo come questo - ha sottolineato il presidente dell’Ais Campania Antonio Del Franco - può sembrare per lo meno azzardato pensare alla nostra regione come teatro di un evento di questa portata. In realtà sono proprio questi i momenti in cui deve farsi ancora più forte la voglia di conoscenza e scoperta della nostra identità attraverso il confronto. Quando diciamo che in Campania affonda le radici la viticoltura, non facciamo solo un’autocelebrazione nostalgica, ma cerchiamo di mettere in relazione una storia gloriosa con le sfide del presente”.

Attraverso i numerosi convegni di alto profilo tecnico e scientifico ma soprattutto grazie ai nutriti momenti di degustazione, si sono individuati i punti di forza e i punti di debolezza dei distretti campani in rapporto ad aree capaci di penetrare i mercati con vini dal prezzo estremamente favorevole e prodotti in grande quantità.
F.D.V.

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