21/12/2007   12:15 1242

Tecnologia e regali di Natale


La compagnia aerea, da me scelta per l’ultimo spostamento del 2007 sul territorio nazionale, ha deciso di omaggiare i passeggeri, lungo il volo di ritorno, con un “presente” di sicuro gradimento. Dalla promettente scatola a parallelepipedo è uscito un telecomando a forma di cucchiaio: colore predominante il rosso, puntellato tuttavia di molte altre tonalità, tanto bizzarre quanto pacchiane, accostate nel tentativo – vano – di distinguere i tasti delle sue otto funzioni. Il dono ha riportato alla mia mente che anche quest’anno, secondo tutte le previsioni, i regali tecnologici occuperanno un posto di tutto rilievo sotto l’Albero. E poiché il Censis, nel suo recente rapporto, ha confermato l’ossessione degli italiani per i telefoni cellulari – posseduti dall’87% della popolazione – non v’è dubbio che la telefonia avrà largo spazio a Natale. Accanto ai prodotti sfornati da supermercati degli elettrodomestici, da ultimo fioriti anche a Benevento, a prezzi stracciati ma senza alcuna assistenza e con garanzie reali assai più ineffabili di quelle scritte sulla carta. Senza pretesa di dare consigli, sarebbe bello se chi si accinge ad acquistare o regalare un telefonino badasse a due regole principali. La prima è che il telefono faccia davvero il suo mestiere, evitando di garantire foto mozzafiato, riprese ad elevata risoluzione e navigazione rapidissima in misura inversamente proporzionale alla ricettività del segnale e alla durata della batteria. La seconda è che tra le opzioni della suoneria, non compaiano quelli che chiamo “allarmi” cioè nevrotiche ripetizioni di due o tre suoni in sequenza, senza soluzione di continuità: rammentano più la crisi missilistica del ’62 che l’atteso trillo del telefono. E, se proprio si volesse dirla tutta, sarebbe ancor più bello se qualche cervellotica casa produttrice riuscisse a ricevere nel 2008 il premio per la miglior invenzione, grazie alla sperimentazione di un congegno che avverte l’utilizzatore quando sta parlando a voce troppo alta, informando i suoi riluttanti compagni di viaggio o di stanza, di quelli che comunemente vengono definiti “fatti propri”. E arrecando un disturbo almeno pari a quello procurato dalla suoneria allarme. La ditta vincitrice non ci regalerebbe forse un 2008 migliore del 2007, ma potrebbe contribuire almeno a renderlo meno chiassoso. Sarebbe già un passo avanti.

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