Ambner: basta la parola…
Ambner De Iapinis, imprenditore, ex democristiano e socialista, già consigliere comunale di Benevento, ha riconquistato l’attenzione dei media. E’ uno che fa notizia, mai mero candidato tra candidati. Lui ha estro e soprattutto è un politico anticonformista: come si comporta la quasi totalità dei suoi colleghi non conta. Due anni fa alle Comunali si propose come candidato sindaco, tra candidati sindaci. Presentatosi con tanto di lista di consiglieri collegata, cammin facendo, riflettette e non ebbe remora dire: beneventani non votate per me, ma per il mio competitore Fausto Pepe. Inutile chiedergli, banalmente, come mai non ci avesse pensato prima di proporre sé e gli altri. Chi è terra terra non può arrivarci. Ambner vola alto. Ma
non hanno dimostrato di saperlo neanche quelli dell’Udc che l’hanno candidato, qualche giorno fa alla Camera. Vista la lista, Ambner ha poi opposto il suo gran rifiuto: il mio nome è troppo in basso rispetto a quanto concordato. Non che l’elezione, nella prima ipotesi, fosse assicurata, ma la parola è parola…. Ambner ha per ciò chiesto ai beneventani di non votarlo neanche stavolta. Ma ancora non ha lasciato i suoi supporter allo sbando: mi impegnerò – ha detto - a far votare la mia nipotina Nunzia De Girolamo del Pdl (sicura eletta). Inutile chiedergli, banalmente, come mai non ci abbia pensato prima. Ambner, nell’onomastica e nella politica, non è per tutti.
C.P.