08/11/2007   12:3 3321

‘Ritorno alle origini. Omaggio a Firenze’, la mostra di Roberto Capucci


Quattrocento creazioni di alta moda e di abiti-scultura, trecento illustrazioni, 20mila schizzi, venti quaderni di bozzetti, 150 audiovisivi, 50.000 articoli di stampa, 40.000 fotografie: questi i numeri del patrimonio della fondazione Roberto Capucci esposto, in questi ultimi anni, nei musei di tutto il mondo, e che ora si trasforma in patrimonio della città di Firenze e di tutti i visitatori del museo dedicato allo stilista negli spazi di Villa Bardini.

Il Museo Capucci, che ha aperto i battenti al pubblico il 27 ottobre, ha inaugurato la propria attività con la mostra “Ritorno alle Origini. Omaggio a Firenze”, aperta al pubblico fino al 27 febbraio e primo appuntamento di una serie di iniziative che valorizzeranno il lavoro dello stilista, focalizzandosi di volta in volta sui diversi aspetti del percorso creativo di Capucci. In mostra, 43 pezzi che rappresentano due caratteristiche principali dei 57 anni di attività di Capucci: passato e futuro, ovvero la capacità di unire tradizione e innovazione.

Si tratta di otto creazioni inedite ispirate a Firenze, una delle quali ispirata proprio al parco di Villa Bardini; trenta abiti corti, raramente presentati in precedenti occasioni che rappresentano un aspetto poco conosciuto dello sviluppo creativo dello stilista; l’abito da sposa del 1992 ispirato a Tiepolo e due capolavori di Cappucci, ovvero la creazione “Giorgini” del 2001 e “Oceano”, abito-scultura con cui Roberto Capucci divenne il testimone della cultura e della creatività italiane. “Giorgini” venne realizzata per l’archivio di Giovan Battista Giorgini e “Oceano” per l’Expo Universale di Lisbona 2000, esposto nel Padiglione Italiano come simbolo dell’Expo.

Due anche i temi ricorrenti del lavoro dello stilista, ben rappresentati in mostra: il tema del ritorno a Firenze, città che lo ha scoperto e lanciato nel 1951 offrendogli la possibilità di presentare le sue creazioni nel corso della “First Italian High Fashion Show” ed il tema del passaggio dalla ricerca di stili alla ricerca artistica, avvenuto dalla fine degli anni Ottanta. La consacrazione di questa evoluzione avviene nel 1995 quando realizza le dodici “Architetture di Tessuto” ispirate alle pietre semi-preziose, vere e proprie sculture.
Questa esposizione dà inizio al progetto della Fondazione Cappucci che intende far conoscere e valorizzare il lavoro del maestro. La Fondazione nasce proprio dall’impegno di Capucci e suo nipote Enrico Minio.

“Sono stato molto felice di affidare a mio nipote il ruolo di direttore generale della fondazione – ha raccontato Capucci - ciò mi rassicura sul rispetto della continuità della mia storia ed essendo Enrico di un'altra generazione, mi conferma che la renderà sempre attuale. Sono anche immensamente grato alla fondazione Bardini e Peyron dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze che hanno reso possibile la realizzazione del nostro progetto dandoci fiducia e sostegno finanziario oltre ad accogliere il Museo nella prestigiosa Villa Bardini”.

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