01/07/2008   11:17 814

Quelle parole sante


Da sannita in esilio, "fisicamente" al Nord per motivi di lavoro, leggo sui giornali della firma da parte del Presidente della Repubblica del decreto urgente per l'istituzione delle discariche per ovviare all'emergenza rifiuti che potrebbe sfociare in emergenza sanitaria. Leggendo quegli articoli ripenso, con più forza, al Fortore e alle sue emergenze note da decenni. Non faccio in tempo a riflettere che leggo dal Quaderno, online, dell'ennesima tragedia. Ripeto ennesima, avvenuta in quel bellissimo territorio fortorino e denunciata da Don Franco Iampietro di San Bartolomeo. E allora vorrei invitare tutti a una piccola riflessione: “Che peccati e torti debbono scontare ancora gli abitanti del Fortore? Un ospedale in costruzione dal 1956, e mai ultimato, non è una emergenza sanitaria? Per non parlare di strade e altre strutture. Di seguito una parte della lettera del parroco: “Egregio Direttore del Quaderno, ho da poco accompagnato al cimitero una mamma di tre figli morta per problemi cardiaci e, forse, perché figlia di questa terra. La signora, accusato un grave malore, è stata portata dai figli all’ospedale civile di Campobasso. Prima triste sorpresa: ai ragazzi preoccupati e angosciati è stato chiesto conto del perché non avessero accompagnato la mamma in una struttura della loro provincia. Seconda triste sorpresa: la povera donna è stata “parcheggiata” per alcune ore in un reparto. Conclusione: dopo alcune ore di agonia e estremi inutili tentativi, la poverina è morta. Forse un triste episodio come tanti?
No, è uno dei tanti episodi figli di una situazione ormai ingiustificabile e insostenibile”.


Angelo Orlando

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