11/05/2008   17:33 825

Liberi dalla libreria


Valeria Parrella, in “Per grazia ricevuta”, ferma il mentre di quattro vite: quella della spacciatrice vedova di Ponticelli; del tipografo "pezzottatore", della gallerista alto-borghese e della commessa di Miano. Lo stile è quello della sua prima prova (“Mosca più balena”): asciutto, disincantato e, per questo, quasi teso a reclamare una reazione, eccessiva e gratuita pare la brutalità. Non a chi, però, l’ha vissuta quella Napoli, dove gli esclusi, la maggioranza, paiono condannati a rimanere tali, dove “l'amore e la vita hanno i denti affilati e non concedono sconti”.

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