Liberi dalla libreria
Amélie Nothomb ha scritto 55 romanzi, pubblicandone molti meno, solo uno ogni anno. Nutre passioni compulsive, scopriamo nei suoi scritti. Scrive, ogni giorno, per 4 ore: dalle 4 del mattino alle 8 dello stesso. In Biografia della fame narra la sua infanzia e adolescenza, vittime entrambe di quella sorte di “predestinazione” a essere speciali: quell’“insaziabile fame per la vita, per qualcosa di sublime, che eleva e distrugge, il piacere allo stato puro”. Figlia di diplomatici, estirpata dal Giappone a 5 anni, chiese al padre “Quando torniamo a casa?”, si sentì rispondere “Mai”. “Il mai invece aveva scelto me: ero cittadina dello Stato del mai. Per gli abitanti del mai non c’è speranza. Parlano la lingua della nostalgia. La loro vita si dilapida in direzione di un abisso che risponde al nome di morte ed è la capitale del loro paese”.
T.N.