Benevento -
Mastella chiude la festa lanciando il grande centro
Benevento -Questa mattina a Telese Terme, l’intervento di Clemente Mastella ha chiuso la nona festa nazionale dei Popolari Udeur. Il leader del Campanile ha ribadito la contrarietà del suo partito alla decisione dei ministri della sinistra radicale di scendere in piazza il 20 ottobre.
Oggi Mastella ha addirittura aggiunto che se anche fossero soltanto i segretari di partito a manifestare "resta il problema politico, cioè l'idea di un partito di lotta e di governo. I partiti attuali possono scegliere la forma di governo, ma quando si è al governo si è al governo: si va in campo assieme per governare. Che i segretari di partito – ha continuato il Guardasigilli - invochino la forca politica rispetto a noi o ai loro ministri è ancora peggio. Mi pare una sorta di ipocrisia spaventosa".
Mastella ha poi sostenuto di comprendere le ragioni per cui i segretari dei partiti della sinistra radicale tentano di eliminare la distanza rispetto ai movimenti, ma – ha aggiunto - "i movimenti sono minoritari nella vita politica di un Paese. Seguirli non mi pare una cosa politicamente apprezzabile. Il governo della comunità è molto più importante rispetto a elementi minoritari, e a volte anche anarcoidi che esistono in alcune manifestazioni della sinistra cosiddetta antagonista".
Ma il ministro della Giustizia ha anche replicato alle tesi del suo collega Tommaso Padoa Schioppa secondo cui è necessario tagliare le spese prima di ridurre le tasse. "Allora tagliamo il ministero della Giustizia, eliminiamolo - ha commentato Mastella - come fai a contrastare la criminalità senza risorse, senza mezzi?". Per l’esponente dell’esecutivo il suo dicastero è già in sofferenza pure essendo chiamato a sfide sempre più complesse.
"Non è che possiamo dire che bisogna fare la lotta alla criminalità - ha spiegato - se poi i magistrati e le forze di polizia non hanno i mezzi, se non hanno
neanche i soldi per la benzina". A Padoa-Schioppa il Guardasigilli ha chiesto semmai "trattamenti migliori per le forze di polizia" ed ha invocato il Governo a mantenere le promesse fatte "sugli emolumenti" relativi al rinnovo del contratto.
Nel comizio di chiusura, Mastella ha anche tratteggiato lo scenario politico futuro soprattutto per ciò che riguarda l’auspicato polo dei moderati. “Il prossimo anno facciamo una convention rivolta a chi guarda al centro" ha dichiarato rivolgendosi ai cugini dell’Udc e rivendicando il ruolo della "cultura politica del centro". Il suo progetto e' quello di costruire "un centro politico: e' questo la nostra idea.
L'idea che invece ha Berlusconi e' quella di un centro commerciale..." ha aggiunto ironico. Il leader dell'Udeur e' convinto che oggi "c'e' la possibilità di creare un grande centro che può essere una splendida realtà, un progetto che c'e' nell'attesa dei cittadini" perché "senza un'area di centro, il paese non ce la fa". L'obiettivo e' di partire dalle Europee del 2009: "Prenderemo il 10%", si è detto convinto Mastella.
Un grande centro in quanto il sindaco di Ceppaloni non si fida né di Berlusconi né di Veltroni: “Berlusconi non mi ha convinto – ha spiegato Mastella - e non poteva convincermi. Con tutto il rispetto, se da un punto di vista umano non ci sono distanze, dal punto di vista politico le distanze restano”. Ma, ha proseguito, “francamente non mi ha convinto neppure Veltroni: noi non siamo disposti a farci mangiare dal Pd, come fece il conte Ugolino con i suoi figli…”. Partito democratico che, per Mastella, “non e’ certo un gigante della politica”, qui siamo ai “sette nani…” ha ironizzato ancora una volta. E che tra l’altro “ha un leader che segue quasi una logica berlusconiana, senza avere un programma”.