Benevento -

 28/08/2007   13:0 828

Incendi, Parisi esclude l'intervento dell'esercito

Benevento -

E’ stato il ministro della Difesa Arturo Parisi ad inaugurare stamani gli incontri con i giovani nell’ambito della nona festa nazionale dei Popolari Udeur in corso di svolgimento a Telese Terme. Nel dibattito spazio alla politica italiana ma anche a tutte le questioni internazionali di attualità.

LIBANO – Parisi è in partenza per Beirut per visitare il contingente militare italiano impegnato nella missione in Libano. Un appuntamento che offre lo spunto per difendere l’iniziativa intrapresa dalla comunità internazionale. “L’azione italiana – ha dichiarato – ha interrotto il fiume di sangue e ha favorito l’intervento dell’Onu che rischiava di restare ai margini di quel contesto di guerra”.

TAGLI ALLA DIFESA – L’esponente del Governo ha chiarito che la Difesa è uno dei settori maggiormente esposti alla politica di risanamento dei conti pubblici. Quasi rivolto al collega Padoa Schioppa, il ministro ha auspicato fondi necessari per “corrispondere con continuità all’azione di difesa e preservare il patrimonio immobiliare”. Questo anche per rispondere alla domanda di sicurezza interna del Paese che si rivolge sempre di più a strutture private.

SERVIZI SEGRETI – Parisi ha detto di condividere la riforma ultima licenziata dal Parlamento ma ha detto con nettezza che “il solo intervento legislativo non risolve il problema”. Anche rispetto a questo settore, il ministro ha auspicato che non ci siano tagli e questo per “garantire preparazione agli interventi che vengono compiuti nei tetari internazionali maggiormente a rischio”.

CULTURA DELLA DIFESA – “Nel Paese – ha detto Parisi – si è diffusa la convinzione che il tempo della difesa sia finito. Così non è perché la guerra è una malattia contagiosa che ancora attraversa il pianeta e miete continue vittime”. Da questa prospettiva bisogna ripartire senza nostalgie per il passato ma nella volontà politica di rafforzare un settore che presuppone scelte condivise. Da qui l’appello al parlamento a convergere sulle decisioni di politica internazionale.

INCENDI – No all’intervento dell’esercito. E’ questa la convinzione del responsabile della Difesa che ha chiarito il ruolo alternativo svolto nel Paese dalle forze armate. Un intervento difficile da attuare in quanto “mancano le premesse e le competenze”. Sul punto è intervenuto anche Clemente mastella che ha auspicato un maggiore coordinamento tra enti locali, protezione civile, forestale, esercito e magistratura.

PARTITO DEMOCRATICO – Sul tavolo l’intervista rilasciata stamani da Walter Veltroni al Corriere della Sera. Parisi ha esternato il suo stupore rispetto alle rassicurazioni fornite dal sindaco di Roma sulla sua intenzione di non andare a Palazzo Chigi senza aver ricevuto un mandato popolare. “Mi sembra una cosa scontata”, ha detto il ministro. Critico anche il suo giudizio rispetto alla corsa per la leadership del nuovo partito: “Non vedo candidature e proposte capaci di attrarre ulteriori consensi a largo spettro”. Parisi si è detto poi lontano dalle posizioni di Francesco Rutelli e ha concluso auspicando che “si passi a esercizi di coerenza con la responsabilità di dire esattamente ciò che si intende fare per il futuro”. Un chiaro riferimento alle spinte neocentriste tanto auspicate dal collega di coalizione Mastella. Sirene a cui tanti nel PD guardano con favore.

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