Benevento -

 30/08/2007   20:6 953

Il Cavaliere sprona Mastella: vieni con noi nel polo dei moderati

Benevento -

“Mi sento come a casa”. Silvio Berlusconi si è rivolto così al pubblico del parco delle terme di Telese, facendo il suo ingresso alla festa nazionale dell’Udeur. “E’ il mio primo intervento del genere dalle elezioni” ha detto il Cavaliere per ringraziare Clemente Mastella dell’invito. E raccoglie molti applausi, anche in piedi, dalla platea, oltre cinquemila persone, tra le quali moltissimi militanti di Forza Italia e del centrodestra giunti nel Sannio per dare man forte all’ex presidente del Consiglio. Così folta la rappresentanza azzurra che, ha detto il capo della segreteria di Mastella, Francesco Borgomeo, “per la prima volta, noi dell’Udeur ci sentiamo ospiti a casa nostra”.

LEGGE ELETTORALE – Secondo il leader forzista, l’attuale dispositivo è ottimo e necessita solo di un piccolo ritocco. L’incongruenza riguarda “il premio di maggioranza al Senato su scala regionale e non nazionale. Questo è dovuto al fatto che la legge fu osservata dal presidente della Repubblica e dovemmo cambiarla”. Il Cavaliere non si è mostrato molto disponibile ad un accordo con la maggioranza per una modifica di tipo parlamentare: “Il centrosinistra vuole solo tirare a campare, prolungare la vita del Governo che è arrivato alla frutta”. Nonostante questa chiusura, Berlusconi ha poi ammesso che “in una settimana possiamo fare la piccola correzione del premio di maggioranza, convinti che il bipolarismo sia una conquista per la democrazia e per il nostro Paese”.

GOVERNO E VELTRONI – “La sinistra è impossibilitata a governare per la presenza di forze eversive per la democrazia”. Questo il giudizio dell’ex premier sull’attuale maggioranza riferendosi in particolar modo ai partiti della sinistra radicale. Secondo il leader di FI, la discesa in campo di Walter Veltroni non cambia la situazione in quanto anch’egli sarebbe “in balia dei diktat della sinistra radicale”. “Ma cambiando il manovratore Prodi con Veltroni – ha aggiunto – non cambierebbe nulla; bisogna cambiare il treno che è fatto di vagoni”. Sempre sul sindaco di Roma il Cavaliere ha detto: “E’ solo una messa in scena per coprire l’immagine assolutamente negativa di questo Governo”.

CENTRODESTRA – Incalzato sul tema del Partito delle libertà, Berlusconi ha detto di essere favorevole innanzitutto ad una federazione e, come passo successivo, al partito unico. E’ questa la strada della riorganizzazione della coalizione immaginata dal Cavaliere che ha preso spunto dal fatto che nella scorsa legislatura una parte del programma non è stata rispettata per l’opposizione dei singoli partiti. Sulla sua successione, l’ex premier si è detto sicuro che toccherà ad un uomo di Forza Italia anche se non è ancora arrivato il momento di passare il testimone. “Io non sono indispensabile. Principi e valori per cui sono in campo saranno imbracciati da chi collabora con me oggi. Ci sono tante persone in grado di farlo ma quando c’è un leader che ha ancora tanto smalto e capacità uscire dalla sua ombra è difficile”. Perciò se dovesse tornare al Governo Berlusconi ha assicurato di voler utilizzare il metodo Sarkozy “perché le intelligenze vanno usate ovunque si trovino”.

SCIOPERO FISCALE – Sulla protesta della Lega Nord, Berlusconi ha ammesso che a volte Umberto Bossi usa espressioni colorite ma ha subito aggiunto che il Carroccio “è un partito responsabile, leale e concreto”. Non mi devo lamentare dei cinque anni passati al Governo insieme tanto è vero che mi auguro resti nella coalizione”.

BROGLI ELETTORALI – “Ci hanno fregato un milione di voti”. A Telese il leader del centrodestra ha rilanciato la tesi dei brogli. “Sono scomparse le schede bianche rispetto alle altre elezioni – ha spiegato – e poi ci sono state altre irregolarità nel voto degli italiani all’estero”. L’ex premier ha anche respinto le obiezioni sollevate per il fatto che il ministero dell’Interno era guidato dal suo Governo: “C’erano dei professionismi di antica data che si sono rivelati in Campania e in Calabria. Non c’è bisogno di essere malfidati per pensare che qualcosa è stato fatto”.

APPELLO A MASTELLA – Dopo circa un’ora e trenta di intervista Berlusconi ha voluto lanciare un messaggio al ministro della Giustizia: “fate il partito dei moderati e stiamo insieme, così come stiamo insieme nel Ppe”. “Vi mettete insieme – ha detto riferendosi a Mastella e Casini – voi che siete più giovani, mi date una bella carica di presidente ad honorem. Io vi lascio il partito unico dei moderati e stiamo insieme al Governo”.

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