16/04/2007   19:17 3803

Colle Sannita: un paese posto tra storia e natura


La tradizione orale di Colle vuole che i primi nuclei abitativi furono situati nella vicina frazione di Decorata. Solo in seguito di una grave pestilenza, gli abitanti si rifugiarono su di un “colle”.
Colle Sannita, nella storia, è stata pure terra insurrezionale: nel 1647 i suoi abitanti parteciparono ai moti di Masaniello, e tra il 1806 e 1815 il paese divenne covo e rifugio di briganti, e proprio da lì partì l’invasione del Tammaro e del Fortore, da parte della banda capeggiata dal brigante Pilorusso. Colle ha subito due grandi esodi, nel 1950 con l’emigrazione degli abitanti in Argentina (a Buenos Aires ci sono associazioni di collesi che sfiorano le tremila unità) e nel 1962 con il terremoto.

La nostra gita comincia da Piazza Giuseppe Flora, cuore pulsante del paese e sede del Municipio. Le bellezze storiche le ritroviamo lungo le vie del grazioso e centrale borgo medievale.
La chiesa dell’Annunziata è la maggior attrazione: la costruzione risale al XIV secolo e conserva, nonostante sia stata pesantemente rimaneggiata nel corso degli anni, l'impianto originario sia nel tetto che negli archi e negli altari. Dopo i danni subiti dal terremoto del 1962 è stata chiusa agli esercizi religiosi e riconsegnata al pubblico in veste “museale”. Nel punto più alto del paese è, poi, collocata la Chiesa di San Giorgio Martire, mentre in frazione Li Piani si erge la Chiesa della Madonna della Libera che presenta, all’interno della cupola, mosaici dorati raffiguranti la morte di Giacomo Caldora, Capitano di Ventura, nel 1349. La tradizione narra che Caldora, per la necessità di cibo a Napoli, puntò Colle Sannita per saccheggiarla, e sferrò l’attacco che produsse l'apertura di una breccia nella cinta muraria. In un momento di pausa della battaglia, quasi per "miracolo divino", fu colto da malore, e alla notizia della morte di Caldora i soldati abbandonarono la battaglia. La morte del condottiero fu festeggiata, dal popolo collese, a suon di musica, cibo e bevande.

E così, ancora oggi, nel mese di settembre, viene ricordato l’avvenimento con una sua suggestiva rievocazione: nel centro, si possono assaggiare piatti tipici del medioevo, osservare i giullari e le loro acrobazie e ascoltare musica del tempo, ammirando i costumi d'epoca. A pochi chilometri sorge la frazione di Decorata, storicamente legata a Colle Sannita.
Essa ha una particolarità: l’Amministrazione autonoma e indipendente di un quarto del territorio, identificato nei boschi e nelle risorse naturali presenti, a cura della colonia di Decorata. Poco fuori dal borgo c’è un laghetto turistico, circondato da un sentiero che consente la conoscenza del bosco: c’è la possibilità di pesca sportiva.
Le vie del gusto di Colle Sannita hanno il loro punto di forza nella pasta fatta in casa, nella carne di maiale e nei salumi del posto che abbiamo scoperto presso la Taverna dei Benedettini, in località Decorata, per opera della signora Maria Lucia Paolucci: particolare è la braciola di carne collese che, rispetto a quella beneventana, presenta un ripieno di uova e formaggio pecorino.
Gaetano Vessichelli



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