Assegno di Inclusione 2024: quali novità e come fare domanda
Le ultime disposizioni dell'INPS e come accedere ai benefici per famiglie in condizioni di svantaggio.
Il sistema di Assegno di Inclusione (ADI) dell'INPS sta vivendo importanti cambiamenti che influenzeranno famiglie italiane in condizioni di svantaggio. Il decreto-legge n. 48/2023 ha esteso le disposizioni dell'ADI anche alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano, allineandosi alle rispettive normative locali.
Secondo la circolare numero 105 del 16 dicembre 2023, le richieste presentate con il Patto di attivazione digitale (PAD) firmato entro gennaio 2024 saranno considerate per il beneficio a partire da gennaio 2024. Per l'anno in corso, l'INPS ha allocato 122,5 milioni di euro per l'ADI, con un aumento graduale fino a raggiungere 6.915,3 milioni di euro all'anno entro il 2033, evidenziando l'importanza strategica di questa iniziativa nelle politiche sociali italiane.
Dal 18 dicembre 2023, è possibile presentare domande per l'ADI tramite il sito dell'INPS, seguendo regole differenziate per i diversi nuclei familiari aventi diritto. L'ADI è destinato a famiglie con ISEE fino a 9.360 euro, che includano almeno un membro appartenente alle categorie di beneficiari, come disabili, minori, over 60, e persone in condizioni di svantaggio.
I requisiti richiedono una residenza in Italia di almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo, e una valutazione multidimensionale dei bisogni per definire un percorso di inclusione sociale e lavorativa. Genitori non occupati e senza carichi di cura sono tenuti a partecipare a tutte le attività formative e di lavoro previste nel progetto. Componenti svantaggiati con disabilità, over 60 o vittime di violenza di genere sono esonerati dall'adesione al Patto ma possono richiedere percorsi personalizzati.
Alcuni gruppi sono esclusi dagli obblighi sulle politiche attive, come pensionati, over 60, disabili, persone con carichi di cura in famiglie numerose e donne in percorsi di protezione dalla violenza di genere. Inoltre, persone tra i 18 e i 59 anni senza responsabilità genitoriali possono richiedere il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL), cumulabile con l'ADI fino a 3.000 euro annui per singolo componente.
Per presentare la domanda ADI, è sufficiente accedere al portale INPS online, inserire l’ISEE e altre informazioni richieste. È obbligatoria anche l'iscrizione alla piattaforma di attivazione per l’inclusione sociale e lavorativa, disponibile sul Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL).
^ torna in alto Stai leggendo un articolo di > Disagio sociale