Foglianise, il Comitato No Tariffe Alte chiede consiglio comunale aperto su rincaro idrico
In occasione del Consiglio Comunale a Foglianise una delegazione del Comitato No Tariffe Alte e Servizi Scarsi chiederà, attraverso un volantino che sarà sottoposto ad ogni consigliere e amministratore, la convocazione di un consiglio comunale aperto sul problema idrico di Foglianise dove ci dovrà essere la possibilità di intervenire anche da parte dei cittadini esasperati da questa situazione. Chiediamo dunque che quattro consiglieri comunali accolgano la nostra richiesta di consiglio comunale tematico e aperto per far si che l'intera assise comunale assuma una posizione netta e chiara da comunicare al Cabib e agli enti preposti, per un'immediata riduzione delle tariffe.
Intanto si comunica che nei giorni scorsi è stata protocollata richiesta di incontro agli altri sindaci della Valle Vitulanese, di preciso ai sindaci: Scarinzi, Simeone, Aceto, Cutillo. E' necessario capire e conoscere la posizione degli altri sindaci all'interno del consorzio e quali proposte hanno per trovare una soluzione
al problema delle tariffe idriche. Il compito della politica è quello di saper programmare e intervenire e non lasciarsi trasportare dagli eventi. Non si può continuare a giustificare i costi delle tariffe idriche con la storia dell'elettricità senza che nessuno metta in campo una strategia di riduzione delle spese ma anche degli sprechi all'interno del Cabib stesso. In attesa delle prossime elezioni sindaci ed amministratori si guardano bene dall'assumere una posizione pubblica fino a quando non si faranno quadrare tutte le caselle. Purtroppo il Cabib è visto soltanto come uno dei tanti enti dove è possibile giocarsi nomine o posizioni di favore. Per questo motivo fino a questo momento tutto è rimasto nell'ombra, compresi gli immensi compensi dei dirigenti dello stesso ente. Vogliamo che tutti i sindaci assumano una posizione chiara e netta e ci dicano la loro idea per ridurre le tariffe del servizio idrico, che stanno letteralmente mettendo i ginocchio i cittadini della Valle.