Benevento, strisce blu nel caos: gli accertatori della sosta protestano con l’Amts
Nostro servizio - Il Comune di Benevento sta mettendo in atto il tentativo di uniformare la sosta delle autovetture sulle strisce a pagamento (o strisce blu) nelle diverse aree della città. In alcune di esse, infatti, è necessario acquistare un tagliando orario, mentre in altre la somma dovuta per il parcheggio è versata direttamente al controllore. Tale situazione ha comportato alcuni problemi a causa della sospensione, da circa 12 mesi, della possibilità di procedere all’elevazione di contravvenzioni al Codice della Strada da parte di una cooperativa che si occupa da nove anni del controllo della sosta per conto dell’Amts (Azienda Mobilità Trasporti Sannio).
Via Ennio Goduti, Via Vittime di Nassiriya, Piazza Orsini, Via Gaetano Rummo, Porta Rufina, Via Raffaele De Caro, Via Nicola Calandra, Viale dei Rettori e Via Francesco Flora sono le zone di Benevento a cui si fa riferimento. E’ di stamattina la lettera giunta in redazione e sottoscritta da dieci accertatori della sosta che fanno parte della cooperativa: Annarita Bocchini, Assuntina Zullo, Elvira Iuliani, Pietro Tesauro, Carmine Savoia, Angelo Botticelli, Rita Fucci, Vincenzo Iuliano, Massimiliano D’Aronzo e Concettina Iadarola.
“Da circa un anno l’azienda ha bloccato il servizio di controllo e non possiamo più verbalizzare senza conoscerne ancora le motivazioni. Tale provvedimento ha portato i parcheggi dalla stessa gestiti nel caos totale, senza contare il danno certamente non voluto, ma che di fatto si arreca all’azienda dal punto di vista economico poiché le entrate dei parcheggi e di
riflesso anche quelle della struttura del megaparcheggio si sono dimezzate. Ci siamo rivolti anche all'assessore al Traffico Giuseppe De Lorenzo, ma non ha potuto far nulla per risolvere il nostro problema". Gli utenti - da quanto emerge nella lettera - avrebbero difficoltà nel trovare un posto libero in cui lasciare in sosta la propria vettura poiché essi sarebbero occupati sempre dagli stessi veicoli.
“E’ chiaro che molti commercianti delle zone in questione, essendo a conoscenza della situazione, parcheggiano tranquillamente e senza tagliando per l’intera giornata, senza incorrere in alcuna multa”. Il punto della questione è il danno per gli accertatori che, in tal modo, vedono diminuire il proprio compenso. “Noi che svolgiamo il servizio di controllo non prendiamo uno stipendio da circa un anno”.
Su quest’ultima affermazione non si è trovato del tutto d’accordo Francesco Volpe, direttore dell’Amts:
“Il compenso dovuto agli accertatori della sosta per conto dell’Amts dipende dal numero di tagliandi orari acquistati. Sicuramente il loro stipendio è diminuito, ma non è inesistente. La situazione è sicuramente complessa, ma non dipende tutto dall’Amts. Nel tentativo del Comune di uniformare la sosta a pagamento si è deciso di eliminare, per il momento, la possibilità di elevare contravvenzioni da parte dei soli controllori. La questione merita, dunque, una discussione più approfondita da effettuarsi nella dovuta sede”.
Grazia Palmieri