'Fortorina, ora o mai più'. I sindaci si uniscono in comitato e lanciano il progetto 'Ziccardi'
Ora o mai più. Sette sindaci della Valfortore si sono riuniti martedì scorso al Municipio di Molinara per provare a forzare la mano su quello che è il cruccio maggiore di un intero comprensorio: la "Fortorina". Decenni di polemiche, promesse mai mantenute da politici ed amministratori e, sopratutto enormi perdite di tempo. Una questione che è diventata nel Fortore una sorta di "tabù" anche per i cittadini che si sentono presi in giro ogni volta che si pronuncia questa parola. Fortorina. Ultima delusione, in ordine cronologico, per la maggior parte degli abitanti di questa vasta fascia di provincia beneventana, è stata l'inaugrazione dei 4,3 km della statale 212 avvenuta lo scorso 28 marzo: "Per favore non chiamatela Fortorina" gridarono gli amministratori locali mentre le istituzioni si apprestavano al consueto taglio del nastro tricolore con tanto di inno di Mameli cantato all'unisono. Secondo i locali la statale 212 (a breve dovrebbe essere completato anche il nuovo lotto fino allo svincolo di S.Marco dei Cavoti) passa da tutta un'altra parte e costeggia soltanto i comuni del Fortore. Durante l'inaugurazione primaverile del lotto, il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, aveva rilanciato l'impegno per il completamento dell'arteria fino a S.Bartolomeo in Galdo: "Dobbiamo partire da lì stavolta facendo una sorta di ragionamento a "sandwich" e congiungere i due cantieri". Sollecitato da Cimitile, l'assessore regionale al ramo Edoardo Cosenza replicò: "L'opera si farà fino in fondo anche perchè una "Fortorina" che non arriva nel Fortore non ha il minimo significato".
LA RIUNIONE DI MOLINARA TRA IL COMITATO DEI SINDACI ED IL PROGETTO 'ZICCARDI'
Esorcizzare l'impasse o quantomeno provarci senza proclami ma lavorando a fari spenti. Oltre due ore di confronto nella stanza del sindaco di Molinara, Giuseppe Addabbo (è stato proprio lui ad anticipare al nostro portale l'iniziativa qualche giorno prima) promotore dell'iniziativa e proclamato all'umanimità responsabile del comitato dei sindaci che si è formato al termine dei lavori: a farne parte i primi cittadini di Molinara, S.Bartolomeo in Galdo, Baselice, Montefalcone Valfortore, Castelvenere Valfortore e Foiano. Adesione anche dal sindaco di Ginestra degli Schiavoni, Zaccaria Spina, presente più che altro in veste di presidente della Comunità Montana del Fortore. Probabile l'adesione anche del comune di Castelfranco in Miscano, di sicuro ci sarà anche Roseto Valfortore che si trova in provincia di Foggia ma sarà coinvolto nel progetto. Sul tavolo il progetto del geologo Eliseo Ziccardi, presente alla riunione, che ha illustrato lo studio di fattibilità del passante di valico appenninico "Passo Casone Cocca - ex SS 369" che interesserebbe i territori di S.Marco dei Cavoti, Molinara e Foiano Valfortore. Non si tratta di una soluzione alternativa al progetto generale della statale 212, ma una sorta di "completamento" per dare un senso alla "Fortorina". Nessuna guerra alla strada "istituzionale", piuttosto la proposta di un correttivo della stessa. Il geologo, una volta illustrato il progetto, ha chiesto la fiducia dei sindaci con azioni amministrative concrete e condivise: "Il periodo dei discorsi è finito signori - ha chiarito Ziccardi in un momento di stallo della riunione - ora bisogna agire con i fatti". Messaggio recepito dai presenti che hanno dato il loro completo assenso al progetto. Costituito un comitato di lavoro, con compiti ben precisi. Il primo è quello di fare pressione sia all'Anas che al Ministero delle Infrastrutture in particolar modo all'ufficio ministeriale di Divisione 2 che dirige
i diretti rapporti con l'Anas che monitoria le evoluzioni finanziarie ed i progetti strategici del'ente. Oltre a ciò c'è lo scoglio politico da superare: si cerca l'adesione della Provincia di Benevento (l'idea è quella di chiedere a Cimitile e Barbieri di ridiscutere la competenza della strada 369: rinominarla statale con la sorveglianza e la manutenzione dell'Anas) ma, sopratutto, quello della Regione Campania che serve come il pane per rendere concreto il progetto. Si confida nella buona volontà di Cosenza che ha più volte ribadito la volontà di dare un senso a questa arteria.
ZICCARDI: ' PARTE DEI FONDI PER IL VALICO CI SONO. OCCORRE VOLONTA' POLITICA'
L'adesione dei sindaci del Fortore e la creazione di un comitato è un passo in avanti e questo il geologo Eliseo Ziccardi lo sa benissimo. Nella sua dettagliata relazione ha dimostrato che i problemi economici e logistici sono superabili. Occorre la volontà politica e solo gli amminstratori locali possono lavorare su questo per la realizzazione del progetto. Casone Cocca è il punto più alto della provincia sannita, una zona di confine impervia nei mesi invernali ma di fondamentale importanza per il traffico veicolare. Attualmente per collegare i vari paesi, i cittadini usufruiscono di una struttura viaria di 19 km, una vera strada di montagna, con molte curve e tortuosa che presenta le insidie di sempre (strade dissestate, condizioni meteo avverse nella maggior parte dei mesi). Una strada, simbolo di quello che è l'isolamento della Valle. Il progetto di Ziccardi, in sintesi, propone un passante di valico (nella foto) di nove km (a fronte dei 19 km di montagna attuali) con una galleria di 1800metri, un viadotto di 4mila metri e tre svincoli. Un progetto che non andrebbe a creare problemi di natura geologica (tettoniche o faglie) e non andrebbe ad intaccare i campi eolici esistenti e le risorgenze acquifere motivi per cui gli altri due progetti presentati sono stati bocciati. Costo dell'opera? 98milioni di euro più Iva al 21%: "Occorre in tempi brevi - ha poi dichiarato il geologo al nostro portale - che venga fatto lo stralcio di questo lotto dal progetto generale che costa in tutto 520milioni di euro a fronte del costo del nostro progetto di valico". E secondo quanto afferma Ziccardi parte dei fondi già è disponibile: "Ci sono 30milioni di un Accordo di Programma con Protocollo siglato da Anas, Provincia di Benevento e Regione Campania - ha aggiunto - e 6milioni e 300mila che sono fondi recuperati dalla Finanziaria 2007. Ci sarebbero poi da recuperare il fondo del ribasso d'asta "Mosti-S.Marco dei Cavoti" e dovrebbero rimanere circa 40 milioni di fondi per un totale di 76milioni di euro: potrebbero essere fondi di "spalla" raddoppiati con fondi Fas per raggiungere addirittura una somma superiore di quella che serve (oltre 130 milioni di euro). Ora valutiamo che per fare il passante di valico sono necessari 98milioni compresi di Iva al 21%, ci rendiamo conto che non è più un problema tecnico o una valenza negativa di benefici o finanziamenti. L'Anas ha riconosciuto il progetto del passante di valico inserendolo in quello generale tuttavia allo stato attuale ha delle preoccupazioni su questa valenza di benefici". Nessuna illusione, il cammino è in salita e sia Ziccardi che i sindaci lo sanno molto bene: "Inviterò i responsabili ministeriali sul territorio e per farlo a giorni andrò io a Roma - ha annunciato il geologo ai sindaci - ognuno deve fare la sua parte". Il Comitato, che a breve verrò presentato alla stampa, si riunirà tra una decina di giorni in attesa di novità sostanziali.
Gaetano Vessichelli