07/12/2012   13:39 2982

Benevento, Carideo presenta il calendario storico dell'Arma. Nelle illustrazioni, il sannita Pepicelli


Dodici mesi con le immagini ideate e realizzate dal maestro Paolo Di Paolo, un milione e duecentomila copie, cinque lingue, per rievocare gli anni cruciali della storia italiana, dal 1914 al 1964. In mezzo due guerre, il Ventennio, l'addio alla monarchia, il benvenuto alla repubblica, il boom economico.
E' il calendario storico 2013 dell'Arma dei Carabinieri, illustrato questa mattina, nella sede del Comando Provinciale dal Colonello Antonio Carideo. Un percorso iniziato due anni fa e che culminerà nel 2014, in concomitanza con i festeggiamenti per il bicentenario della nascita dell'Arma.
Nato nel 1928, dopo un'interruzione di quattro anni nel secondo dopoguerra, la pubblicazione è giunta alla sua 80esima edizione e racconta le vicende dell'Arma e la storia d'Italia.
In copertina, l'immagine del monumento al Carabiniere di Torino, città natale dell'Arma. E poi, sfogliando le pagine del calendario, spazio all'ordine pubblico; lotta alla mafia (1925-29); la prima esibizione del carosello equestre a Roma in Piazza di Siena (1933); la prima esibizione della banda musicale all'estero, a Parigi (1934). Nella prefazione, il Comandante Generale dell’Arma Leonardo Gallitelli presenta il tema centrale che ispira l’opera, sottolineando come “i grandi sconvolgimenti e mutamenti” del periodo in riferimento non abbiano fatto venir meno “l’impegno dei Carabinieri, i quali rimangono vicini al loro popolo, difendendone la libertà e garantendo, in situazioni di pace o di conflitto, la sicurezza e la legalità. Le pagine del Calendario - conclude il Generale Gallitelli - permettono di entrare in contatto con i grandi avvenimenti della Storia e con i tanti uomini che, con le loro azioni, le loro scelte e il loro eroismo, ci hanno lasciato un inestimabile patrimonio di valori cui tutti i Carabinieri, con legittima fierezza, attingono quotidianamente per proporsi quali fedeli e silenziosi servitori dello Stato”.
In primo piano, la bandiera italiana che fa ingresso in guerra per la prima volta nel 1915. A proposito del tricolore, Carideo ricorda la storica iniziativa del sindaco di Castelnuovo Magra, in Liguria, che scrisse al comandante generale dell'epoca chiedendo del perché i comandi non l'esponessero, determinando la scelta di donare la bandiera ai presidi dell'Arma da parte di Comuni.
Una pagina è dedicata ai corazzieri, reggimento ricostituito nel 1948, a guardia del Presidente della Repubblica.
Rievocate anche figure eroiche, come quella di Salvo D'Acquisto o dei tre carabinieri di Fiesole che si consegnarono ai nazisti per salvare dall'esecuzione dieci concittadini detenuti in ostaggio.
Ma nel calendario del 2013 c'è anche un po' di Sannio, tra i dodici carabinieri uccisi alle Fosse Ardeatine, Francesco Pepicelli, nato a S. Angelo a Cupolo, protagonista di una intensa attività in favore della 'banda Caruso', arrestato dalle SS e incarcerato a via Tasso.
Sono 2.735 i carabinieri caduti nelle due guerre mondiali, che all'epoca significava un militare su 5; 10mila quelli internati nei campi di concentramento dai tedeschi. Tra i prigionieri, anche il padre del comandante Antonio Carideo.
L'ultima pagina del calendario è per i quattro marescialli eletti 'giusti fra le nazioni' dal popolo ebraico, per aver salvato dalla morte molte persone altrimenti destinate ai campi di sterminio nazisti. Nella raffigurazione, i quattro alberi piantati sul Monte delle Rimembranze, a Gerusalemme, che in questo periodo, fa notare Carideo, assumono un grande significato.
Laura De Figlio


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