“Agenda di genere” in Puglia, le azioni e i risultati nei cinque anni di Governo
BARI (ITALPRESS) – Si chiama Agenda di genere ed è il documento programmatico di cui si è dotata Regione Puglia e che in questi anni di Governo ha orientato gli interventi regionali verso il tema della parità di genere. Il tema è stato al centro di un focus in Fiera del Levante dedicato alle “Azioni e i risultati dell’Agenda di genere nei 5 anni di Governo regionale”.
“L’agenda di genere – ha sottolineato l’assessora alle Politiche di genere, Serena Triggiani – è un documento che in questi anni, e anche da quando c’è l’assessorato dedicato alle Politiche di genere, ha prodotto risultati che ci hanno resi particolarmente orgogliosi.
Non è un semplice documento contabile ma uno strumento di programmazione e di visione, come quello del bilancio di genere, oggi alla sua seconda edizione e presentato lo scorso luglio del 2025, con il quale siamo riusciti a disseminare politiche di genere su tutti i territori, raggiungendo enti locali e amministrazioni anche attraverso percorsi mirati di formazione.
Ci siamo concentrati, altresì, sul lavoro femminile perché ci siamo resi conto che purtroppo le percentuali in Puglia di donne occupate sono ancora basse, nonostante la regione si confermi una vera locomotiva d’Italia per livelli occupazionali e capacità di innovazione al femminile.
Ma serve una maggiore spinta: per questo abbiamo lanciato anche una call for best practice che ha coinvolto i comuni, le imprese, le associazioni, raccogliendo esempi virtuosi e concreti nella gestione del lavoro femminile e nella promozione di ambienti realmente inclusivi.
Ci auguriamo che questo lavoro possa essere portato avanti, anche attraverso un protocollo d’intenti che vogliamo lasciare a futura memoria, perché la Puglia diventi sempre più inclusiva al femminile, attenta alla valorizzazione dei talenti, votata al lavoro e alla parità di genere, capace di farsi modello nazionale di buone pratiche e punto di riferimento per altre realtà territoriali che intendono intraprendere percorsi simili”.
Per la consigliera per l’Attuazione del programma di Governo, Titti De Simone, “oggi raccogliamo un risultato di un processo avviato inedito e innovativo.
Cinque anni fa la Regione non aveva una strategia regionale per la parità di genere: abbiamo approvato nel 2021 in piena pandemia la nostra strategia regionale sul modello europeo e oggi presentiamo già i primi risultati delle azioni trasversali pilota e di sistema che sono state, comunque, realizzate nella misura di oltre il 60% di quanto contenuto nel documento.
Un risultato significativo anche per il futuro e questo grazie anche a un bilancio di genere, oggi alla seconda edizione, come strumento di accountability importante per l’amministrazione regionale e per capire esattamente il peso e l’orientamento delle proprie politiche.
L’introduzione, inoltre, della valutazione di impatto di genere che coinvolge tutti i settori dell’amministrazione regionale, ci consente oggi anche di avere dei dati da monitorare per capire l’impatto delle politiche, che siano trasversali e integrati a tutti i settori delle policy regionali.
Tra gli altri obiettivi raggiunti, anche un’azione pilota, ovvero il bando Genere in comune insieme ad Anci, soggetto attuatore che con quasi 800 mila euro a disposizione ha formato anche la pubblica amministrazione nel poter progettare azioni di sistema verso la parità di genere.
La strada è tracciata ma serve ancora tanto impegno, specie sul tema occupazionale, investendo sulla conciliazione vita lavoro e sulla salute delle donne.
Oggi consegniamo al futuro Governo regionale dati e primi risultati che ci auguriamo saranno ottimo terreno per proseguire questo grande lavoro”.
“L’agenda di genere costituisce uno strumento di lavoro – ha fatto sapere la Consigliera di Parità della Regione Puglia, Lella Ruccia -: è un facilitatore dove l’approccio di genere è su ogni profilo, perché le donne non sono una categoria sindacale, un luogo determinato, ma rappresentano l’altra metà del cielo della nostra società.
Oggi vogliono partecipare più attivamente nella redistribuzione della ricchezza, vogliono far parte alla vita sociale: ci sono già dentro ma non possono essere ancora limitate da un sistema che non è a loro misura.
Misurarsi con una nuova organizzazione sociale e politica è l’obiettivo vero delle politiche di genere e l’agenda di genere della nostra Regione è un valido strumento che ci auguriamo sia adottato in maniera sistemica e sistematica.
Come consigliera di parità, di nomina ministeriale, come tutte le consigliere, ricopro un ruolo di monitoraggio e garanzia contro le azioni di discriminazione.
L’agenda di genere, in particolare, costituisce uno strumento di mainstreaming efficace, il primo in assoluto ad essere stato adottato da un ente pubblico, di gestione dei fenomeni delle politiche di genere.
Oggi presentiamo la pubblicazione della consigliera di parità sul rapporto occupazionale uomini e donne in Puglia: una fotografia che si ferma al 2023 e che rappresenta un bilancio biennale che testimonia un fenomeno sempre costante.
Rimane una grande fetta di popolazione attiva tra cui le donne fuori dal mondo del lavoro allora il tema è come affrontare questo problema di equità e riequilibrio sociale ed economico”.
– foto ufficio stampa Regione Puglia –
(ITALPRESS).
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