Gnocchi (Novartis): "Da 40 anni impegnati per ridurre rischio cardiovascolare"
(Adnkronos) - "La campagna 'Da Quore e Cuore in un gesto' nasce dall'ascolto profondo dei pazienti con ipercolesterolemia che hanno già subito un evento acuto attraverso la fondamentale collaborazione con la fondazione pazienti. In Italia, infatti, le morti cardiovascolari rappresentano ancora la prima causa di morte: 220mila decessi all'anno, che corrispondono a 25 decessi ogni ora". Lo ha detto Chiara Gnocchi, Communication & Advocacy Head di Novartis Italia, in occasione dell'inaugurazione dell'installazione 'Quore imperfetto' di Novartis, a Milano, nell'ambito della campagna 'Da Quore a Cuore in un gesto'. Nel corso della giornata Novartis ha presentato anche i nuovi dati di una ricerca Iqvia Italia sui pazienti 'Lost in Treatment'.
"Novartis - afferma Gnocchi - è impegnata da oltre 40 anni nello sviluppo di opzioni terapeutiche efficaci per cercare di ridurre il rischio cardiovascolare e di conseguenza le morti annesse, affinché nessun cuore smetta di battere troppo presto. Tuttavia, ci siamo resi conto che non è sufficiente: non è solo una questione di scienza o di ricerca, ma è una questione culturale, psicologica ed emotiva. La campagna vuole mettere l'accento su un problema nascosto e subdolo: infatti, 1 paziente su 3 dopo un evento acuto risulta 'lost', perso, attraverso il suo percorso terapeutico e di follow-up. E' importante riattivare il paziente con ipercolesterolemia a seguito di un evento acuto alla presa in carico del proprio percorso di cura, attraverso la consapevolezza, la conoscenza del proprio rischio cardiovascolare, ma soprattutto attraverso il dialogo con il proprio medico di competenza". Per tale ragione, "suggeriamo a tutti i pazienti di ritornare dal proprio medico specialista per affrontare un dialogo adeguato e scegliere insieme a lui il proprio percorso di cura più adatto alle proprie esigenze".
^ torna in alto Stai leggendo un articolo di > Salute