Farmaceutica, Gemmato: "In Italia già avviate alcune azioni legislative europee"
(Adnkronos) - "E' evidente che il percorso della legislazione europea non è ancora definito su alcuni snodi cruciali: si tratta di un processo aperto, in evoluzione. In questo contesto, momenti di confronto come questo sono fondamentali: servono a far dialogare la comunità scientifica e quella produttiva, a stimolare il dibattito, a elaborare posizioni che non sono definitive, ma aperte, condivise, pronte a essere arricchite e migliorate. Studiando e seguendo le direttrici della legislazione farmaceutica europea, ho potuto constatare che molte delle azioni che oggi l'Europa intende portare avanti noi in Italia le abbiamo già avviate in questi straordinari 2 anni e mezzo di governo. Un risultato che appartiene a tutti noi, a quello che possiamo definire un vero e proprio ecosistema che abbiamo costruito e che ha già prodotto effetti concreti". Così Marcello Gemmato, sottosegretario al ministero della Salute, oggi nel suo intervento conclusivo all'evento che ha promosso alla Camera sul tema 'La nuova legislazione farmaceutica Ue e la governance italiana: impatti e prospettive'.
L'obiettivo è "garantire a tutti i pazienti europei un accesso tempestivo ed equo a farmaci sicuri ed efficaci - rimarca il sottosegretario - In questa direzione, ricordo che nella scorsa legge di Bilancio abbiamo introdotto una riforma importante, quella del cambio di canale distributivo dalla diretta alla convenzionata. Una misura che avvicina il farmaco al cittadino, spostandolo dagli ospedali - presenti in modo disomogeneo sul territorio - alle farmacie pubbliche, private e convenzionate, capillarmente distribuite. Questo significa migliore accesso, maggiore aderenza terapeutica, migliori cure. Ma anche risparmio per le casse dello Stato: una misura straordinaria, frutto del lavoro congiunto di tutti noi. L'anno scorso - ricorda ancora - abbiamo spostato nella convenzionata le gliptine semplici in associazione; quest'anno il passaggio è avvenuto anche per altre molecole. Oggi siamo nella fase di negoziazione dei prezzi per consentire lo spostamento di 350 milioni di euro dalla distribuzione diretta a quella convenzionata. Questo intervento - e mi rivolgo in particolare al presidente di Farmindustria, Marcello Cattani - significa ridurre l'incidenza della distribuzione diretta e alleggerire l'impatto del payback sull'industria farmaceutica. E' un primo segnale importante, che si aggiunge ad altri interventi già messi in campo".
Il secondo obiettivo, per Gemmato, "è continuare a offrire un ambiente favorevole all'innovazione, alla ricerca, allo sviluppo e alla produzione farmaceutica in Europa. L'Italia - sottolinea - oggi è prima in Europa per produzione farmaceutica, con 56 miliardi di euro, ed è il quarto esportatore mondiale. Un risultato straordinario, se pensiamo che il nostro Paese è un 'puntino' sulla mappa globale. E' un orgoglio nazionale, un risultato che appartiene anche a questo governo. Come ci siamo arrivati? Con una serie di interventi concreti: la riprogrammazione dei due silos, diretto e convenzionato - elenca - lo spostamento di 300 milioni di euro dal Fondo dell'innovatività condizionata al Fondo dell'innovatività non soggetta a payback; l'investimento di 100 milioni di euro sugli antibiotici 'reserve', trasferiti anch'essi fuori dal perimetro del payback. E poi i 4 decreti sulla ricerca, citati anche dal presidente Cattani: azioni che dimostrano come l'Italia sia stata proattiva verso il mondo produttivo e industriale, riconoscendone il valore e comprendendone l'importanza strategica, anche per garantire ai cittadini l'accesso alle cure".
Il terzo obiettivo riguarda "il miglioramento della sicurezza dell'approvvigionamento e la garanzia della disponibilità dei farmaci per i pazienti - evidenzia Gemmato - Appena nominato sottosegretario, ho istituito un tavolo sulle carenze dei farmaci. Due anni fa era un tema molto sentito. Oggi, grazie a una collaborazione efficace tra Aifa, industria e farmacie, siamo riusciti a ridurre drasticamente queste carenze, rafforzando la nostra capacità di risposta ai bisogni di salute".
Serve una governance più snella e veloce in Ema", Agenzia europea dei medicinali. "Ricordo che quando sono diventato sottosegretario", nel giro di pochi mesi "abbiamo presentato la riforma dell'Aifa", Agenzia italiana del farmaco. "Lo abbiamo fatto in modo non convenzionale, con un emendamento al decreto Calabria. Comprendo le critiche dell'opposizione, che ha sollevato perplessità sulla modalità. Ma era da anni che si diceva 'dobbiamo riformare l'Aifa', senza mai concretizzare. Noi lo abbiamo fatto. Oggi possiamo dire con orgoglio di avere un'agenzia più performante, con una significativa riduzione dei tempi autorizzativi e a una maggiore efficienza. Abbiamo un'Aifa che funziona meglio". aggiunge Gemmato sul tema della nuova legislazione farmaceutica Ue, evidenziando che proprio la raccomandazione relativa alle riforme degli enti regolatori "è, per certi versi, una strada che noi in Italia abbiamo già intrapreso per quanto riguarda l'Aifa".
Sull'antibiotico-resistenza, "in Italia abbiamo affrontato questo problema in modo strutturale e organico, consapevoli della sua gravità - afferma il sottosegretario - Oggi in Europa si registrano 30mila decessi all'anno per infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, e circa un terzo di questi si verifica nel nostro Paese. E' quindi una sfida che riguarda da vicino l'Italia e che abbiamo scelto di affrontare con determinazione. Già nel primo G7 in Puglia, i leader mondiali avevano indicato l'antibiotico-resistenza come una priorità. Al G7 Salute di Ancona, il ministro Giorgetti ha annunciato uno stanziamento di 21 milioni di euro per finanziare il meccanismo del cosiddetto 'push and pull'. Al side event del G7 di Bari abbiamo dedicato un focus esclusivo proprio all'antibiotico-resistenza. E oggi possiamo dire che questo percorso ha portato a un risultato concreto: nella legge di Bilancio abbiamo stanziato 100 milioni di euro per l'acquisto di antibiotici 'reserve', con lo spostamento del relativo tetto di spesa nel silos dell'innovatività, rendendo il sistema anche più attrattivo. Ma non ci fermiamo qui: è stata raggiunta l'intesa per finanziare con 120 milioni di euro in 3 anni il Piano nazionale di contrasto all'antimicrobico resistenza che prevede una particolare attenzione alle infezioni ospedaliere, anche attraverso una misura specifica del Pnrr che finanzia la formazione di quasi 1 milione di operatori sanitari italiani. L'obiettivo è promuovere buone pratiche e ridurre l'incidenza dell'antibiotico-resistenza".
Anche sul fronte zootecnico "abbiamo ottenuto risultati significativi - sottolinea Gemmato - La strategia europea 'Farm to Fork' chiede ai Paesi membri di ridurre del 50% l'uso di antibiotici entro il 2023. L'Italia ha già quasi raggiunto questo obiettivo: nel 2024 ne abbiamo ridotto l'utilizzo del 46,6%, collocandoci al primo posto in Europa. Questo è il frutto di una filiera zootecnica efficiente, ma anche di un sistema di controlli rigoroso, garantito dal ministero della Salute e dal Comando dei Nas, fiore all'occhiello del nostro ministero. Questo sistema positivo di dialogo tra la filiera zootecnica, il ministero della Salute, dell'Agricoltura e i Nas ci ha permesso di raggiungere questo traguardo importante in anticipo".
"C'è ancora un passo importante da compiere: dobbiamo riportare in Italia la produzione di principi attivi e di eccipienti. Oggi l'80% di queste sostanze viene prodotto all'estero, principalmente in India e Cina. Se si verificasse una crisi diplomatica o commerciale con questi Paesi, rischieremmo di non poter produrre farmaci salvavita nel giro di pochi mesi. Per questo ritengo che la produzione farmaceutica sia anche una questione strategica e geopolitica. E' un impegno che ho già condiviso con il Mef", ministero dell'Economia e delle Finanze, "e che intendiamo portare avanti" prosegue Gemmato.
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