40 anni senza Giancarlo Siani, presentato a Napoli il restauro del murales
NAPOLI (ITALPRESS) – Il volto di Giancarlo Siani, la sua storica Olivetti e l’immancabile e iconica Mehari tornano a brillare a Napoli dove questa mattina è stato presentato il restauro del murales dedicato all’indimenticato cronista del Mattino ucciso dalla camorra. Nell’immediata vigilia del 40esimo anniversario dalla scomparsa, proprio in via Romaniello, nel luogo dove abitava con la famiglia e dove fu stroncata la vita di Giancarlo, splende di nuovo il suo sorriso grazie ai finanziamenti del 5×1000 donato alla Fondazione Siani.
L’opera originale era stata realizzata nel 2016 per iniziativa di amiche e amici del giornalista che vollero lanciare un forte segnale su quella lunga parete testimone della tragedia.
Negli anni il murales si è deteriorato e dopo vari tentativi rinasce con il collettivo di artisti Orticanoodles.
“Quest’opera si basa sulla creatività di 9 anni fa utilizzando due colori fondamentali, la scala dei verdi e dei grigi – spiega Wally, uno dei rappresentanti di Orticanoodles -. Il verde – prosegue – che è il colore della giustizia, della legalità, dell’andare avanti, del procedere.
E il grigio che è il colore della carta stampata, quella del Mattino dove Giancarlo ha dato la vita per i suoi testi e le sue ricerche.
Il murales racconta Giancarlo attraverso i suoi elementi iconici per cui la sua famosa Olivetti e la Mehari, l’auto simbolo di Giancarlo.
Abbiamo utilizzato i volti più iconici, quelli che tutti hanno visto, di modo che possa essere facilmente riconosciuto da chi conosce la sua storia ma al tempo stesso possa essere recepito, anche attraverso un linguaggio più contemporaneo, dai più giovani che attraverso quest’opera, realizzata nell’esatto punto in cui Giancarlo è stato ucciso, possano conoscere i valori della sua storia”.
Il programma di iniziative in memoria di Giancarlo Siani raggiungerà nella giornata di domani l’apice: alle 9,30, ci sarà la deposizione di fiori alle Rampe Siani da parte del Comune di Napoli, mentre in tarda mattinata sono in programma un evento con l’Ordine dei Giornalisti a Torre Annunziata e un incontro al Teatro Mercadante organizzato da “Il Mattino”.
Nel pomeriggio, alle 15 a Bruxelles, con la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, si terrà un convegno dal titolo “Verità e memoria.
I giornalisti uccisi per raccontare il mondo”.
In serata la messa per Giancarlo alle 18 nella Chiesa San Gennaro al Vomero e le proiezioni (dalle 20) a San Domenico Maggiore di un cortometraggio dedicato a un’altra vittima innocente di camorra, Ciro Colonna, e del documentario “Quaranta anni senza Giancarlo” in onda su Rai 3.
“Questo è il miracolo di Giancarlo: 40 anni dopo è cosi presente nella vita di questa città, ma non solo in questa città, anche a Milano, a Torino, a Bruxelles, a Roma – spiega Paolo Siani, fratello di Giancarlo e primo custode della sua memoria -.Oggi inauguriamo questo murales voluto dai nostri amici che abitavano in questa strada assieme a noi: siamo riusciti a rimetterlo com’era, con il suo sorriso, un uomo di pace, un uomo mite.
Oggi però non c’è più e lo dico per sottolineare il concetto di una mafia che ci toglie capitale umano, ci impoverisce e questo va detto alle nuove generazioni.
La mafia – conclude – è una stupidaggine assoluta che non fa bene a nessuno”.
– foto xc9/Italpress –
(ITALPRESS).
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