Puglia, Emiliano “Ue ha tolto fondi alla cultura, noi ci investiamo”
BARI (ITALPRESS) – È andato in scena nella sala Ambrosi della Camera di Commercio di Bari il panel “La Puglia che produce – Strumenti e strategie a supporto della filiera audiovisiva”.
L’evento, parte integrante delle giornate “Apulia Industry Days” di Apulia Film Commission, in corso all’interno del programma del Bif&st 2025, ha rappresentato soprattutto un momento di confronto tra le Associazioni di categoria, i rappresentanti della Regione Puglia e delle agenzie regionali ARTI, ARET/Pugliapromozione, PugliaCulture e Apulia Film Commission.
Tema del dibattito, al quale hanno partecipato anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia e (in videoconferenza) il suo omologo allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci, ci sono stati programmi, progetti e opportunità a sostegno delle piccole e medie imprese pugliesi del settore audiovisivo.
“C’è stato – ha affermato Emiliano – un blitz da parte dell’Unione europea, che ha impedito nel nuovo quadro di finanziamenti europei di utilizzare i fondi europei per la cultura, ritenendo che essi non fossero in questo momento utili. È stato un errore gravissimo, rispetto al quale però il mondo della cultura europeo non ha reagito assolutamente. Anche questo è un errore gravissimo, perché anche in Paesi ricchi c’è bisogno di ‘costringere’ le comunità a confrontarsi con la produzione culturale. Provate a immaginare cosa sarebbe accaduto all’agricoltura se improvvisamente gli avessero detto che non ci sono più i finanziamenti europei… Ci siamo rimboccati le maniche, stiamo utilizzando i finanziamenti per le imprese, quelli per le industrie, per le imprese e le industrie cinematografiche. Ma non è esattamente la stessa cosa, perché mentre i fondi precedenti potevano essere utilizzati anche per finanziare la creatività, non solo l’infrastruttura o l’azienda o l’attività industriale, adesso ovviamente il nostro orizzonte è più specifico e quindi è più difficile da realizzare. Per questo c’è stato un momento di smarrimento. A questo si aggiunge l’iniziativa del governo sul tax credit, che ha tentato di favorire le grandi produzioni a danno delle piccole”.
“La cultura – ha proseguito il governatore – non è una cosa che crea un’élite di ottimati, di persone brave distinte da quelle ignoranti o non brave. La cultura è una cosa che fa crescere un’intera comunità. In una società come quella pugliese, che era nelle mani della criminalità organizzata, della corruzione, del disagio esistenziale nelle periferie, nella difficoltà sanitaria, è importante avere un elemento che ha creato in ogni pugliese l’autostima e l’orgoglio di essere pugliese. Una volta si negava persino di essere nati qui. Adesso tutti, anche i milanesi, cercano di ricordare se hanno una nonna o una bisnonna pugliese, perché fa chic dire di avere un collegamento con questa storia bellissima degli ultimi anni della Puglia. Ovviamente l’audiovisivo, il cinema in modo particolare, ma tutte le sue contaminazioni sono state determinanti, perché si continua a pensare che questo sia il luogo in cui è più facile creare, vivere, investire. Naturalmente è più facile produrre energia a buon prezzo, ìavere il mare più pulito d’Italia. È più facile dialogare con le culture diverse del Mediterraneo… Potrei proseguire all’infinito. E il cinema ha cominciato a convincerci di questo. Devo dire che non è la prima volta che questa cosa accade. Anche il mito americano ha camminato sul cinema americano. Ora lì gli effetti possono essere discutibili, noi siamo un modello diverso da quello e pensiamo che il modello pugliese sia un modello aperto al mondo intero, ai legami tra le persone soprattutto in quest’area così difficile come quella del Mediterraneo nella quale ci troviamo”.
Dell’industria cinematografica si occupa poi non soltanto l’assessorato allo Sviluppo economico, come ha avuto modo di spiegare Delli Noci, ma anche quello retto da Pentassuglia: “Quella di oggi – ha detto quest’ultimo – è un’altra giornata importante, un confronto trasversale di tutta la filiera produttiva pugliese a disposizione di questo grande momento e grande opportunità che Apulia Film Commission ci mette a disposizione per confrontarci con le Film Commission italiane, con il mondo indipendente, che vive un momento di difficoltà, ma con una grande disponibilità a mettere a disposizione produzioni, aziende, territorio per fortificare una Puglia inclusiva ma anche espansiva. Abbiamo uno sguardo al mondo, che si proietta grazie alla capacità di raccontare la Puglia dei sapori e dei saperi”.
-Foto x2/Italpress-
(ITALPRESS).
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