Premio Internazionale Giornalismo Euromediterraneo 2025, un ponte tra culture 07/05/2025   17:19 142

Premio Internazionale Giornalismo Euromediterraneo 2025, un ponte tra culture


(Adnkronos) - Straordinario successo e ampia partecipazione per la cerimonia di consegna del Premio Internazionale Giornalismo Euromediterraneo 2025, tenutasi presso l’elegante sede del Circolo degli Esteri a Roma. Un evento di alto profilo culturale e istituzionale che ha riunito esponenti del mondo dell’informazione, autorità politiche e diplomatiche, accademici e rappresentanti della società civile. Promosso dall’Associazione Giornalisti del Mediterraneo, presieduta dal giornalista Dundar Kesapli, in collaborazione con l’Ussi - Unione Stampa Sportiva Italiana, presieduta da Gianfranco Coppola, e con Aips Europa, guidata da Charles Camenzuli (Malta), il premio si conferma come uno dei principali riferimenti nel panorama euromediterraneo per la valorizzazione dell’informazione quale strumento di dialogo tra i popoli. "Oggi è una giornata particolare per tutti noi. Per me è una grande emozione unire tanti amici e colleghi con cui collaboro da tanti anni. Il Mediterraneo è un ponte naturale, un mare che divide e unisce”, ha detto Dundar Kesapli. (FOTO) 

Il Premio Internazionale Giornalismo Euromediterraneo rappresenta, non solo un riconoscimento all’eccellenza professionale nel campo dell’informazione, ma anche una dichiarazione di valori condivisi. Il giornalismo, in questa prospettiva, diventa veicolo di coesione, dialogo interculturale e promozione della comprensione reciproca tra le diverse realtà che si affacciano sul Mediterraneo. In un contesto globale attraversato da conflitti, tensioni sociali e fenomeni di disinformazione, il ruolo del giornalista assume un'importanza centrale: informare con rigore ed etica, raccontare con umanità e contribuire, attraverso la narrazione, alla costruzione di una cultura di pace, rispetto e tolleranza. "In tutto questo ci sono a pieno titolo i giornalisti sportivi, non esistono fasce di categorie, c’è chi ha una specificità ma lo sport aiuta questi studi di personaggi e luoghi", ha sottolineato Coppola.  

Tanti i premiati che hanno portato con sé una testimonianza professionale di valore, rappresentando esperienze, sensibilità e visioni differenti, ma unite da un comune denominatore: la passione per il giornalismo come impegno civile e responsabilità sociale. Presenti in sala per ricevere l'ambito riconoscimento il direttore dell'Adnkronos Davide Desario, il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni, il Vice Direttore di Rai Sport Marco Lollobrigida. "Sono molto contento di ricevere questo premio, il tema del Mediterraneo è importante e nevralgico, in un momento molto delicato. Il Mediterraneo può e deve dire la sua per ricompattare delle culture e dei popoli che si stanno allontanando. Come Adnkronos stiamo cercando, sempre più di allargare la nostra visione a tutti i territori del Mediterraneo e non solo", ha sottolineato Desario.  

“Non mi sento giornalista, faccio un mestiere. Sono contento di ricordare Franco Di Mare, un amico fraterno, ho fatto tutto il percorso con lui. La cosa divertente è che riusciamo a parlare di tutti tranne che di Roma e Lazio, aprirei un ponte tra il Corriere dello Sport, la Roma e la Lazio”, ha detto Zazzaroni sorridendo, rivolgendosi a Gianni Castaldi (Responsabile della comunicazione AS Roma) e Luigi Sinibaldi (Uff. Stampa S.S. Lazio) presenti in sala. "Lo sport è fondamentale perché ti toglie il pre-giudizio. Dobbiamo conoscere i posti dove si va e dobbiamo avere il rigore morale di raccontarlo per quello che è senza pregiudizi", ha sottolineato Lollobrigida. 

Con l’edizione 2025, gli organizzatori rinnovano con forza il loro impegno per un giornalismo indipendente, inclusivo e profondamente umano, in grado di affrontare le sfide contemporanee con professionalità e sensibilità. Il Premio di quest’anno ha dimostrato ancora una volta come l’informazione, quando ispirata da passione ed etica, possa rappresentare uno degli strumenti più efficaci per costruire ponti tra culture, promuovere la solidarietà tra i popoli e consolidare la memoria collettiva. L’edizione 2025 si chiude con un messaggio chiaro e potente: il Mediterraneo può essere raccontato nella sua complessità e ricchezza, e il giornalismo ha il compito - e il privilegio - di esserne voce e coscienza. 

Al centro dell’edizione 2025 del Premio Internazionale Giornalismo Euromediterraneo un momento di profonda commozione è stato dedicato alla figura di Franco Di Mare, grande giornalista, scrittore e uomo di pace, scomparso di recente. A lui è stato conferito un riconoscimento speciale alla memoria, simbolicamente dedicando l’intera edizione del Premio alla sua visione di giornalismo coraggioso, umano e profondamente etico. Un tributo doveroso a una voce che ha saputo raccontare la verità con rispetto, passione e responsabilità civile. 

"Dal punto di vista umano Franco era un fuoriclasse. Era molto generoso, io gli devo tanto e lui con me è stato molto duro", ha raccontato Gino Di Mare fratello di Franco Di Mare, mentre la sorella Lucia ha aggiunto che "ha lasciato un vuoto incredibile. Sono orgogliosa di aver avuto un fratello così e orgogliosa di ricevere questo premio".  

La cerimonia, condotta con eleganza e sensibilità dalla giornalista Rai Metis Di Meo, ha rappresentato non solo un appuntamento istituzionale, ma anche un grande momento culturale e umano. Conosciuta per il suo costante impegno nella valorizzazione del patrimonio italiano e nei progetti di dialogo interculturale, la sua presenza ha dato ulteriore significato a una serata che ha messo al centro il valore del giornalismo come strumento di comprensione e coesione tra i popoli. 

Ecco i nomi dei giornalisti e professionisti dell'informazione che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento: Ivan Zazzaroni (Corriere dello Sport); Marco Lollobrigida (Rai Sport); Patrizio Nissirio (Ansa Med); Giovanna Pancheri (Skytg24); Emma D'Aquino (Rai1); Davide Desario (Adnkronos); ⁠Safiria Leccese (Mediaset); Karima Moual: Giornalista, scrittrice - Mediaset ⁠Gruppo Gedi; Angelo Scelzo (ex vicedirettore della Sala Stampa vaticana); Hygerta Sako (giornalista sportiva albanese presso RTSH); Roberto Pacchetti (Direttore TgR Rai); Giammarco Menga (Mediaset); Salah Methnani (RaiNews24); Maria Rosaria Gianni (Giornalista, già caporedattore Tg1, vice presidente Consiglio Spettacolo MiC); ⁠Franco di Mare (alla memoria); Abdulhalik Çimen (Direttore Generale A Haber-Aspor -Turchia); Gianni Castaldi (Responsabile della comunicazione AS Roma); Luigi Sinibaldi (Uff. Stampa S.S. Lazio). 

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