Ospedale di Agropoli, il Nursind Salerno denuncia: "Mai attivati 70 posti letto previsti"
Il sindacato degli infermieri accusa l’Asl Salerno di gravi inadempienze: “Ospedale depotenziato, la popolazione merita chiarezza e rispetto”.
Il Nursind Salerno lancia un nuovo allarme sull’emergenza sanitaria che colpisce l’ospedale di Agropoli. Nonostante le previsioni contenute nell’Atto aziendale dell’Asl Salerno, che fissava a 100 il numero complessivo di posti letto da attivare, oggi ne risultano attivi solo 30: 20 per Medicina generale e 10 per Lungodegenza. All'appello mancano ben 70 posti, tra cui 60 destinati alla Riabilitazione Funzionale.
“La situazione è inaccettabile – dichiara Biagio Tomasco, segretario generale del Nursind Salerno –. Da anni assistiamo a un progressivo smantellamento del presidio ospedaliero, nonostante promesse e impegni. La popolazione ha diritto a servizi reali, non a dichiarazioni vuote”.
Il sindacato ricorda anche un episodio controverso avvenuto circa un anno fa, quando si tentò di affidare i posti letto per la riabilitazione a un soggetto privato, senza gara pubblica. “Un’operazione discutibile sotto il profilo della trasparenza – aggiunge Tomasco – ma il punto è che, dopo tutto questo tempo, quei posti non sono mai stati attivati”.
A rincarare la dose è Adriano Cirillo, segretario amministrativo del Nursind Salerno: “Dopo il caos su Pronto Soccorso, Punto di Primo Intervento e camera iperbarica, oggi siamo di fronte a un altro fallimento. È l’ennesimo schiaffo alla comunità agropolese. Vogliamo sapere qual è davvero il piano per questo ospedale”.
Il Nursind chiede alla Direzione strategica dell’Asl Salerno risposte chiare e atti concreti. Per il sindacato, è urgente rendere operativo l’ospedale secondo quanto previsto dagli atti ufficiali. “Agropoli merita un ospedale funzionante e un’assistenza sanitaria dignitosa. Servono fatti, non altri proclami”, conclude Tomasco.
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