L’uso dell’IA sui siti di gioco per profilare l’utente e personalizzare l’esperienza
Da quando sono stati sdoganati, non senza prima subire critiche e sottolineare limiti, gli algoritmi di intelligenza artificiale vengono utilizzati in moltissimi settori per migliorare l’esperienza utente.
Il mondo degli e-commerce, dei social network, dei canali di streaming e molti altri ancora, in cui ogni giorno si registrano e vi accedono milioni di utenti online, si servono di questi strumenti tecnologicamente avanzati per profilare gli utenti e personalizzare la loro esperienza online. Anche il settore del gioco online ha cominciato ad utilizzarli, per raccogliere i dati degli utenti che, visitando Fezbet.org ed altri portali di gambling, ne autorizzano il trattamento.
Trattamento che non vuole porsi come invasivo, ma che permette di utilizzare l’IA come “lente di ingrandimento” per osservare, prevedere e ottimizzare le abitudini online degli utenti e il loro comportamento.
Il gioco online è (già) intelligente
In un’epoca in cui l’informazione è sempre più alla portata di tutti, agli utenti può interessare sapere come funziona la profilazione dei dati nel gioco online, e cioè in che modo l’IA analizza i dati raccolti. Questi dati riguardano, fra gli altri, la frequenza di gioco, gli orari di accesso alle piattaforme, le preferenze di giochi, l’entità delle puntate, le risposte alle offerte, alle promozioni ed ai bonus erogati dai casinò online.
L’obiettivo è creare un profilo comportamentale personalizzato, e dunque permettere agli utenti di vivere esperienze di gioco più in linea con le loro aspettative. Infatti, lo scopo principale per cui le piattaforme usano questi dati è per accrescere la fidelizzazione degli utenti. Diventando abili a proporre modalità e titoli di gioco più simili a quelli già selezionati dai giocatori, inviando promozioni mirate e news sulle novità del settore, i bookmakers si circondano (e assicurano) di un target di utenti che confermerà la scelta di quella specifica piattaforma a scapito di un’altra.
La stessa dinamica può essere osservata su piattaforme come Netflix, Spotify o Amazon. Questi colossi dell’intrattenimento e dell’e-commerce sono soliti mostrare agli utenti che hanno sottoscritto un abbonamento con loro, dei contenuti che potrebbero interessargli e dei prodotti che potrebbero voler acquistare, seguendo la scia delle visualizzazioni e degli acquisti fatti in precedenza.
Tutto questo ha lo scopo di creare esperienze su misura per gli utenti, adattando ad ogni singolo utente o giocatore delle caratteristiche che più possano interessargli e siano in sintonia con la sua profilazione. E tutto avviene in maniera non invasiva, dal momento che spesso gli utenti non si accorgono neppure di essere profilati in tempo reale da un’intelligenza artificiale che vuole solamente migliorare la sua esperienza online.
L’uso dell’IA sui siti di gioco si è rivelata estremamente utile anche per affrontare i rischi legati alla ludopatia. Ovviamente, i bookmakers si sono posti il problema dell’eventualità di favorire l’eccessiva esposizione al gioco come conseguenza di una profilazione troppo performante. Per questo motivo, le piattaforme più affidabili e autorevoli attive nel settore hanno implementato l’intelligenza artificiale anche per intercettare i segnali di gioco problematico.
Sebbene, nel mondo del gioco d’azzardo, l’equilibrio tra etica e business resti delicato, i portali di gioco online hanno l’obbligo di promuovere il gioco sicuro e responsabile e di consigliare ai giocatori di prendersi una pausa dal gioco (con strumenti come l’autoesclusione temporanea o permanente) quando registrano comportamenti di gioco troppo impulsivi o prolungati in un periodo di tempo ristretto.
Altro obbligo per gli operatori di gioco autorizzati ad operare in Europa e in Italia, è quello di garantire il rispetto delle normative sulla privacy sancite dal GDPR, imponendo limiti e trasparenza al settore. Tuttavia, allo stato attuale, la regolazione specifica sull’uso dell’IA nei giochi è ancora in evoluzione.
Anche se agisce in maniera “invisibile”, l’intelligenza artificiale integrata in moltissimi settori digitali, oggi così capace di influenzare le scelte e le abitudini online degli utenti, nasce con l’intendo di assicurare un tipo di user experience non più generica ma su misura. E questo ha inevitabilmente cambiato il modo in cui gli internauti interagiscono con le piattaforme.
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