29/09/2012   17:47 2831

L'Ordine dei Geologi organizza un'escursione geoarcheologica alla scoperta del Fortore


Il 30 settembre l’Ordine dei Geologi della Regione Campania ha organizzato un viaggio nel territorio del Fortore con i musei paleontologici di Baselice e Montefalcone ed i siti fossiliferi. Lo ha annunciato Luciano Campanelli, Consigliere dell’Ordine dei Geologi della Campania. L’escursione valida ai fini dell’aggiornamento professionale per i geologi è un contributo volto a promuovere il territorio del Fortore che vanta di un patrimonio geoarcheologico e naturalistico che racconta la storia del pianeta degli ultimi venti milioni di anni, patrimonio che andrebbe ulteriormente valorizzato anche attraverso la programmazione didattica per le scuole.
Il percorso geoarcheologico partirà da Baselice, Piazza Municipio, con la visita al Museo Paleontologico istituito dalla Sezione dell’Archeoclub di Baselice nel giugno del 1996 nell’ambito del Convegno “Baselice ed il suo Mare” in collaborazione con L’Istituto di Paleontologia dell’Università Federico II di Napoli, la Soprintendenza Archeologica di Salerno Avellino e Benevento ed il Comune di Baselice.
Il museo propone una sintesi organica dei ritrovamenti fossili, prevalentemente echinodermi meglio conosciuti come “ricci di mare”, rinvenuti nell’alta valle del Fortore in buona parte collezionati dalla famiglia baselicese Carusi tra il settecento e l’ottocento. L’esposizione propone un itinerario nel tempo e nello spazio in cui il visitatore è guidato con fotografie e ricostruzioni alla scoperta di quanto fosse diverso l’ambiente oltre quindici milioni di anni fa.
L’escursione prosegue con la visita geoarcheologica alle Ripe di Troia della Valfortore a cura del presidente dell’Archeoclub sezione di Baselice Gerardo Marucci ed il giacimento fossilifero in località Omo Morto guidati dai geologi Roberto Pellino, Sabatino Ciarcia e Vincenzo Amato.
Nel pomeriggio sarà la volta del museo Civico di Montefacone in Valfortore istituito nel 2004 e dichiarato d’interesse regionale nel 2008 e di recentissimo ampliamento dove sono esposti i reperti fossili donati da Luigi Capasso tra cui esemplari originali provenienti dal giacimento di Pietraroja.

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