L’arte del confetto nella storia della famiglia Mucci di Andria
Non a tutti sono note le quantità d’esperienza, d’abilità e di cura necessarie alla lavorazione di un dolce così minuscolo qual è il confetto. A spiegarlo, ai lettori del Quaderno, la famiglia Mucci: Enza, moglie del titolare Mario Mucci e i loro 3 figli: Loredana, Cristian e Manuela, eredi di un’antica tradizione artigianale. Oggi dirigono la loro azienda di confetti divisi tra il negozio, nel centro di Andria, e lo stabilimento alle porte di Trani.
Un po’ di storia…
Il primo confetto sembra risalga al 447 a.C. La parola “confetto” deriva dal verbo latino “confacere” ossia avvolgere con qualcosa, proprio come avviene in tale caso dove lo zucchero avvolge “l’anima”, ossia l’interno. “Cabossa” è il nome del frutto da cui si ricava la fava di cacao per la loro produzione.
L’azienda Mucci nacque dalla decisione del capostipite della famiglia, Nicola, nonno degli attuali proprietari, di lasciare Andria, sua città natale, per recarsi a Napoli dove, appena quindicenne, iniziò un apprendistato presso la scuola della famiglia elvetica Caflish, famosissimi confettieri, pasticcieri e cioccolatai. Dopo 5 anni, rientrato ad Andria, Nicola diede vita a un laboratorio per la produzione di confetti, caramelle, praline e altro. Ben presto i suoi prodotti acquisirono notorietà e varcarono i confini regionali, ma pure nazionali. L'azienda fu poi ereditata dal figlio Giovanni e oggi è guidata dai quattro nipoti del fondatore. Il principale impegno dei fratelli Mucci è realizzare prodotti di qualità mantenendone alto il nome. Pare ci stiano riuscendo, forti di un passato, non troppo lontano, in cui fu proprio l’azienda Mucci a fornire alla Casa Savoia i confetti delle nozze sabaude del principe ereditario Umberto di Savoia e della principessa del Belgio Maria Losè.
Quali i prodotti?
Esistono circa 150 varietà di confetti. Innanzitutto ancora oggi i prodotti vengono preparati secondo i dettami dell'alta tradizione confettiera, utilizzando esclusivamente ingredienti genuini e di ottima qualità. Tra i più richiesti: Confetti alla mandorla "avola", confetto tradizionale per eccellenza: bianco per festeggiare le nozze; colorato per le altre ricorrenze importanti della vita. Le mandorle di Avola vengono prescelte, fra tutte le altre qualità, per la loro forma e l'inconfondibile fragranza; "Mon Amour", deliziosi dragèes al cioccolato, dove il finissimo cacao avvolge il cuore "tenero" dei Mon Amour; costituito da superbe nocciole del Piemonte, arance candite, crema di caffè, liquore e tenero croccantino; fruttini di pasta di mandorle in cui gli ingredienti fondamentali sono le mandorle pelate scelte della terra di Bari e lo zucchero puro, il tutto profumato alla
vaniglia e poi tanta cura nella preparazione dell'antica ricetta che ne esalta la bontà e la proprietà nutritive; i famosi "tenerelli", infine, sono una ghiotta specialità tipica di Andria, realizzata con mandorle sceltissime "di Puglia" e nocciole "Piemonte" ricoperte di puro cioccolato. Figurano i confetti ripieni di squisito rosolio, di croccante, di liquore purissimo, di caffè espresso, di scorzette d'arancia candite.
I costi?
15 euro al chilogrammo i confetti classici; fino a 40 euro al kg per quelli con la mandorla d’avola molto richiesti per riempire la “petresciata”, una bomboniera colma di confetti che le suocere regalano alle future nuore nel periodo di Carnevale.
Cos’è il Museo Mucci?
Il museo nasce da una paziente e appassionata ricerca e raccoglie documenti, curiosità, utensili, apparecchiature, stampini per la produzione di confetti, caramelle e cioccolato utilizzati dall'Antica Fabbrica Mucci in un secolo di attività.
Quando nasce?
E’ un’iniziativa nata da 4 anni dalla nostra famiglia che ha deciso di allestirla nella vecchia bottega situata nel centro storico di Andria.
La visita…
Si accede dal negozio ma prima è d’obbligo uno sguardo al soffitto dove è raffigurata la dea della dolcezza, Glauce, così chiamata dalla signora Enza in riferimento al glucosio. La storia della confetteria è presentata attraverso un percorso didattico efficace che si propone di far conoscere le tradizionali tecniche artigianali per mezzo di reperti strumentali altrimenti introvabili e un suggestivo apparato iconografico.
Quattro sale, allocate in un antico immobile in pietra e tufo. La prima di queste sale è dedicata alla produzione del confetto, una seconda al cioccolato e una terza alla produzione della caramella. Nella quarta sala, invece, il visitatore potrà visionare un video sui momenti più salienti della lavorazione del confetto ed un po’ di storia, e infine gustare le varie specialità prodotte.
Oggi?
La casa Mucci ha acquisito notorietà e prestigio in virtù della squisitezza dei suoi prodotti genuini al pari di quelli che in passato si affermarono come frutto dell’addestrato ingegno del capostipite di famiglia.
Qual è la vostra particolarità?
Le materie prime sceltissime, la meticolosa cura dei particolari, l'attenta lavorazione sono i punti cardine dell'attività di questa azienda che, però, non rimane inerme alle numerose ed innovative richieste di mercato.
Federica De Vizia