Il Tammaro dice no all'impianto di compostaggio. Presidio di protesta a Sassinoro
Il Tammaro boccia l'idea dell'impianto di compostaggio. E' forte la protesta del Comitato Civico "Rispetto e Tutela del Territorio” che ha promosso il presidio di protesta a Sassinoro.
Il Comitato Civico "Rispetto e Tutela del Territorio” ha dato vita nel pomeriggio di oggi, 27 marzo, ad un presidio permanente di protesta nell'area P.I.P. del Comune di Sassinoro. I motivi della protesta sono la sensibilizzazione di popolazioni e autorità onde evitare la realizzazione di un impianto di compostaggio nel territorio. Il comitato vuole scongiurare ciò che percepisce come un "grave pericolo, che metterebbe in serio rischio la salute pubblica, l'inquinamento di acque destinate a diventare potabili, e minaccerebbe la sopravvivenza dell’intera area: l'impianto per il trattamento di 22.000 tonnellate di rifiuti della frazione dell'umido, da parte di un'azienda privata".
Il presidio è stato costituito proprio dinanzi alla sede che dovrebbe ospitare la realizzazione dell'impianto, precedentemente occupata da una segheria. Accanto al Comitato che si è costituito mesi fa e che ha fatto sentire la sua voce in questo periodo attraverso la stampa locale, vede accanto a sé anche il sindaco di Sassinoro, Pasqualino Cusano. Ma non solo. A testimoniare la propria contrarietà anche il parroco don Gennaro Di Bonito, oltre ad altri sindaci del comprensorio, come Antonio Di Maria, che oltretutto, non solo è il primo cittadino di Santa Croce del Sannio, ma anche presidente della Comunità Montana Alto Tammaro.
Notizia in aggiornamento
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