Efficientamento energetico. Il parere del Presidente di Energy Holding sulla Direttiva green UE
Benedetto Roberto Ingoglia, Presidente di Energy Holding e fondatore di Energy Italy SpA interviene sulla direttiva green UE
Sulla direttiva green dell’UE per l’efficientamento energetico intervistiamo Benedetto Roberto Ingoglia, Presidente di Energy Holding e fondatore di Energy Italy SpA. Una società esempio di eccellenza imprenditoriale, leader nel settore delle energie rinnovabili, specializzata nel fotovoltaico e oggi General Contractor per gli interventi Ecobonus.
Rivoluzione green nell’edilizia. Cosa accadrà con l’entrata in vigore della direttiva green dell’UE per l’efficientamento energetico?
La direttiva dovrebbe essere approvata entro il 24 gennaio dalla Commissione energia del Parlamento UE per poi arrivare all’approvazione definitiva entro il 13 marzo. Una normativa che obbligherà a ristrutturare gran parte del patrimonio immobiliare dei Paesi membri, Italia compresa, per portarlo almeno in classe E entro il 2030 e in classe D entro il 2033.
La direttiva europea sull’efficientamento energetico degli edifici (EPBD) fa parte della politica ambientale “Fit for 55”, un pacchetto di misure che ha come obiettivo quello di ridurre l’emissione di Co2 del 55% entro il 2030 rispetto al 1990. L’obiettivo di Bruxelles è di arrivare per il -2050 alla neutralità climatica ovvero a zero emissioni: gli edifici al momento sono responsabili di oltre un terzo delle emissioni di gas a effetto serra nell’Ue.
Quale sarà l’impatto nell’edilizia?
In Italia il 75% degli edifici è inefficiente dal punto di vista energetico e avrebbe bisogno di ristrutturazione con una serie gli interventi mirati: dal cappotto termico interno o esterno, alla sostituzione degli infissi, nonché all’utilizzo di sistemi ibridi a pompa di calore per la climatizzazione degli ambienti, alimentati da energia prodotta da fonti rinnovabili ovvero da impianti a tecnologia fotovoltaica.
Cosa si può fare?
È necessaria una premessa. Le sfide attuali sulla sicurezza energetica, i prezzi dell’energia e il costo della vita, che siamo chiamati ad affrontare, si sono strettamente legate alla crisi climatica. Valutata la situazione attuale, il miglioramento della prestazione energetica si registra come una condizione necessaria più che mai indispensabile. Tra l’altro la transizione verso un la cultura della riqualificazione energetica è stata suffragata anche dai numerosi incentivi susseguitisi negli ultimi anni, di cui il più famoso è sicuramente il Superbonus 110%.
Optare per classi energetiche migliori è la naturale strategia per ottenere vantaggi sia dal punto di vista del risparmio sui consumi che dal punto di vista dell’impatto sull’ambiente, ma non dobbiamo dimenticare che la prima cosa che tutti noi possiamo fare per contribuire alla riduzione di co2 nell’ambiente è, scegliere un fornitore che distribuisce energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, la cosiddetta “green energy”, purtroppo sono ancora molte le società che distribuiscono energia prodotta da fonti fossili In un contesto di crisi economica, questo passaggio è determinante per le famiglie, che oggi subiscono il caro consumi.
Oggi è indispensabile sensibilizzare l’utenza sull’importanza del riammodernamento del proprio immobile. Si rende necessario ridurre drasticamente le emissioni di gas clima-alteranti soprattutto migliorando l’efficienza energetica e conseguendo risparmi negli usi finali, in particolare per gli edifici civili, del terziario e della pubblica amministrazione. Il mio consiglio? Agire sul “Bene comune”. Che vuol dire coltivare una visione lungimirante, investire sul futuro, tutelando la comunità nel presente per costruire il futuro di domani.
Katia La Rosa
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