Alto Calore, resta in piedi il Cda nonostante le polemiche
NOSTRO SERVIZIO - Resta in piedi l'attuale Cda dell'Alto Calore servizi, azienda di fornitura idrica che serve ben 35 comuni della provincia di Benevento. Nell'assemblea dei soci che si è riunita presso la sede societaria ad Avellino, non è passata la sfiducia messa ai voti dal vicepresidente Abate: a favore il sindaco di Arpaise, Mena Laudato, ed il suo collega di Chianche, ma non è bastato per sfiduciare il cda retto dal presidente Francesco D'Ercole che ha poi lanciato un'accusa ai rappresentanti del Partito Democratico. Momenti di tensione e qualche parola forte anche tra il sindaco Laudato ed un consigliere comunale di Sturno. L'Alto Calore è negli ultimi mesi al centro di diverse polemiche, una riguarda dei disservizi all'utenza che, secondo quanto riferì il direttore generale dell'Acs, Eduardo De Gennaro, "proseguiranno fino a dicembre". Il picco dei disservizi si verificò in piena estate, quando interi comuni rimasero a secco o con l'acqua razionata durante le torride giornate estive. I comuni del beneventano che hanno affidato all'Alto Calore la gestione idrica sono: Amorosi, Apice, Apollosa, Arpaise, Bonea, Bucciano, Buonalbergo, Calvi, Campolattaro, Casalduni, Castelvenere, Ceppaloni, Cerreto Sannita, Durazzano, Faicchio, Fragneto Monforte, Guardia Sanframondi, Montesarchio, Paduli, Pago Veiano, Pannarano, Paolisi, Pesco Sannita, Pietrelcina, Pontelandolfo, Reino, San Giorgio del Sannio, San Leucio del Sannio, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore, San Martino Sannita, San Nazzaro, S.Agata dei Goti, S. Arcangelo Trimonte e Solopaca.
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