Ue, respinta mozione di censura contro Commissione von der Leyen
(Adnkronos) - La mozione di censura contro la Commissione von der Leyen presentata dall'eurodeputato dell'Aur Gheorghe Piperea è stata respinta dalla plenaria del Parlamento Europeo, a Strasburgo. La mozione, firmata anche dal copresidente del gruppo Ecr, Patryk Jaki del Pis polacco, ha raccolto 175 voti favorevoli, 360 contrari e 18 astenuti, su 553 votanti. I componenti del Parlamento Europeo sono 720: escludendo la presidente Roberta Metsola, che non vota, sono 166 gli eurodeputati che non hanno partecipato al voto, una gran parte dei quali con ogni probabilità per mandare un segnale politico.
La Left, per esempio, aveva annunciato che avrebbe lasciato l'Aula, per non trovarsi a dover votare a favore di una mozione presentata dalle destre. E in effetti, quasi tutti gli eurodeputati della Sinistra non erano in Aula, a parte i Cinquestelle che, come preannunciato, hanno votato a favore della mozione, insieme ai gruppi della destra. Il voto è nominale e palese: per essere approvata, la mozione avrebbe avuto bisogno dell'appoggio dei due terzi dei votanti, con un numero di voti pari almeno alla maggioranza degli eletti (361).
Se si sommano i voti favorevoli alla mozione (175) e i 166 assenti (anche se non tutti si sono assentati per mandare un segnale: ci sono anche le assenze giustificate), si arriva a 341 voti, non così lontani dai 360 voti contrari alla mozione. Insomma, la mozione non è passata, essendo la soglia molto alta, ma il voto pare confermare che questa Commissione non entusiasma il Parlamento: sulla carta, la maggioranza Ppe, S&D e Renew può contare su almeno 400 voti.
Il voto, sul versante italiano, ha spaccato sia la maggioranza che l'opposizione, come nelle attese. La maggioranza di centrodestra si è divisa: la Lega ha votato a favore della mozione: a verbale risultano i sì del capodelegazione Paolo Borchia e degli eurodeputati Susanna Ceccardi, Annamaria Cisint, Silvia Sardone, Raffaele Stancanelli, Isabella Tovaglieri, Roberto Vannacci. Forza Italia, che fa parte del gruppo Ppe, ha votato contro la mozione di censura. Gli eurodeputati di Fratelli d'Italia, invece, hanno deciso di non partecipare al voto, considerando la mozione un errore politico.
Il Partito Democratico, prima delegazione del gruppo S&D con 21 eurodeputati, ha espresso oggi 14 voti contrari alla mozione di censura nei confronti della Commissione von der Leyen. Hanno votato a favore della Commissione, e quindi contro la mozione, secondo il roll call, Lucia Annunziata, Stefano Bonaccini, Annalisa Corrado, Antonio Decaro, Camilla Laureti, Giuseppe Lupo, Pierfrancesco Maran, Alessandra Moretti, Dario Nardella, Pina Picierno, Sandro Ruotolo, Irene Tinagli, Raffaele Topo, Nicola Zingaretti.
Mancano all'appello sette voti: Elisabetta Gualmini, Matteo Ricci e Giorgio Gori erano assenti per altri motivi, a quanto viene spiegato da fonti parlamentari. Brando Benifei non è riuscito a votare, a causa di un malfunzionamento della scheda.
Cecilia Strada, Marco Tarquinio e Alessandro Zan non risultano aver partecipato al voto. "Io - spiega Strada - non mi fido di questa Commissione e non volevo che il mio voto contro la mozione di destra potesse passare per sostegno a von der Leyen. Per questo, insieme ad altri colleghi, ho deciso di non partecipare a questa votazione".
"Non avrei mai potuto - dice l'ex direttore di Avvenire - dire di sì alla mozione di censura presentata dalle destre anti-europee e non ho inteso dare fiducia anche in modo indiretto alla presidente di una Commissione Ue che sta insidiando e svalutando il ruolo del Parlamento Europeo". Non risultano aver preso parte al voto né i Verdi italiani né gli eurodeputati di Avs della Left (Ilaria Salis e Mimmo Lucano).
Nel complesso, il grosso dei voti favorevoli alla mozione di censura è arrivato dai Patrioti, dal gruppo Esn (quello di Alternative fuer Deutschland) e da una parte dell'Ecr, oltre che da una consistente pattuglia di Non Iscritti. Contrari il Ppe, l'S&D, Renew e una parte dei Verdi/Ale. Gli astenuti, meno di venti, sono distribuiti tra i vari gruppi, fatta eccezione per Patrioti ed Esn che hanno votato compatti a favore, contro la Commissione von der Leyen due. Ursula von der Leyen oggi in Aula non era presente: ha lasciato gli eurodeputati a votare ed è andata a Roma per partecipare alla conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina.
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