Schlein all'attacco: "Flotilla per creare problemi a governo? Meloni esca da megalomania"
(Adnkronos) - "Meloni ha detto che tutto quello che succede in Italia è contro di lei e non per dare sollievo a Gaza. Ma davvero pensa che centinaia di migliaia di persone siano scese in piazza negli ultimi giorni e che tra quelle non ce ne sia nemmeno una che abbia votato per lei?". Elly Schlein, alla Camera per le comunicazioni del ministro Guido Crosetto sull'attacco alla Flotilla, attacca la premier dopo le dichiarazioni di ieri, quando Meloni ha bollato la missione come "irresponsabile", parlando di un'iniziativa che sembra "prevalentemente fatta non per consegnare gli aiuti ma per creare problemi al governo".
"Ma lo vede - la replica di Schlein alla Camera - che la maggioranza degli italiani vuole il riconoscimento della Palestina? Ma davvero pensa che gli italiani abbiano donato a Music for Peace 500 tonnellate di aiuti per fare un dispetto a lei? Esca dalla megalomania. Ha detto che la flottiglia vuole solo creare problemi al governo italiano. Voglio darvi una notizia. Sulla flottiglia ci sono 44 delegazioni di diversi paesi con 44 diversi governi".
"La cosa peggiore è la presa in giro degli italiani, perché la Palestina o si riconosce o non si riconosce, non esiste il riconoscimento condizionato. E riconoscere la Palestina non significa - incalza - riconoscere i terroristi di Hamas, significa riconoscere l'autorità nazionale palestinese. A meno che non stiate accusando Regno Unito, Francia e altri 150 paesi di voler legittimare Hamas".
E ancora: "Ha detto che è irresponsabile usare Gaza per attaccare il governo, ma quello che è irresponsabile è che voi abbiate trascinato il paese sulle posizioni di Netanyahu tradendo la tradizione diplomatica italiana di ponte nel Mediterraneo. Riconoscere la Palestina non è solo un gesto politico, è un atto di giustizia".
"Sono tre anni che fa la vittima. Basta! Basta! Perché l'economia è ferma, le liste d'attesa si allungano, i salari degli italiani sono troppo bassi. Altre sono le vittime e ogni giorno d'inerzia è un giorno perso per la pace", l'accusa della leader dem.
"Ministro - si rivolge quindi a Crosetto -, lei dice che gli aiuti possono arrivare in qualche ora, ma sono settimane ad esempio che chiediamo al governo di aprire un canale via terra per gli aiuti attraverso la Giordania per sostenere Music for Peace che ha raccolto 500 tonnellate di aiuti grazie alla solidarietà degli italiani che abbiamo visto nelle tante piazze di questi giorni centinaia di migliaia di persone".
"Li abbiamo visti alzare la voce per dire che l'Italia non vuole essere complice dei crimini di Netanyahu a Gaza come in Cisgiordania, una voce che non può essere ignorata, una voce che chiarisce che quello che stiamo vedendo è non solo inaccettabile ma segna un baratro, un baratro nella storia dell'umanità. Di fronte a tutto questo - punta il dito - la premier Meloni invece attacca la flottiglia con parole durissime che non le abbiamo mai sentito pronunciare contro i crimini di Netanyahu".
Poi la richiesta di presentarsi davanti alle Camere: "Sono settimane poi che chiediamo alla presidente Meloni di venire in Parlamento e di confrontarsi qui, ma lei si nega, accampa scuse, preferisce fare la vittima in televisione. Passa le giornate a chiedere all'opposizione di condannare la violenza e non l'abbiamo mai sentita condannare in modo inequivocabile la violenza messa in atto da Netanyahu a Gaza e in Cisgiordania", ribadisce ancora una volta.
Per Schlein, "non è accettabile che il governo provi a coprire, strumentalizzando, quel sentimento del Paese che ha attraversato centinaia di migliaia di persone che sono andate in piazza, negli scioperi, che sono venuti nella piazza del 7 giugno. Basta con la criminalizzazione delle piazze e basta con la criminalizzazione del dissenso".
"Avevo scritto a Giorgia Meloni per chiedere la protezione della flottiglia. Ha risposto che avrebbe garantito l'incolumità degli italiani. E invece guardate come risposta Israele l'altra notte, attaccando in acque internazionali con droni, bombe sonore... E allora dico, invece di insultare i parlamentari che fanno il loro dovere, il governo convochi l'ambasciatore israeliano per dirgli che attaccare cittadini italiani in acque internazionali su navi che sono anche italiane è un attacco deliberato al nostro paese", accusa ancora.
"La Spagna ha esteso l'immunità diplomatica ai cittadini spagnoli che sono a bordo, perché l'Italia no? Ministro, l'invio della fregata Fasan è un primo passo. Ma servono navi di protezione, non soltanto di soccorso. Serve una missione navale europea di scorta alla flottiglia e di deterrenza".
Quindi, "noi chiediamo il pieno e immediato riconoscimento dello Stato di Palestina perché anche i palestinesi come gli israeliani hanno diritto ad esistere e vivere in pace e in sicurezza in uno Stato loro. Altro che prematuro, come continua a sostenere Giorgia Meloni, Ma cosa aspettate? Che non ci sia più niente e nessuno da riconoscere in Palestina?".
"Abbiamo reagito compatti quando i crimini li commette Putin in Ucraina, dobbiamo essere altrettanto compatti quando i crimini li compie Netanyahu con il suo governo. Perché - afferma la dem - non si può piegare la politica estera di un grande paese come il nostro alle proprie amicizie e vicinanze politiche ed ideologiche".
Il Pd, torna quindi "a chiedere di fermare, di fare tutto ciò che è possibile per fermare immediatamente i crimini di Netanyahu. Torniamo a chiedere un cessato il fuoco immediato, lo sblocco di tutti gli aiuti umanitari necessari ai palestinesi. Torniamo a chiedere la liberazione di tutti gli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi di Hamas di cui evidentemente Netanyahu si è disinteressato. Chiediamo sanzioni per il governo israeliano e di interrompere quel memorandum di collaborazione militare che ancora sussiste tra il governo italiano e il governo israeliano e lei lo sa bene, Ministro Crosetto".
"Chiediamo di sospendere l'accordo di cooperazione Ue-Israele e un embargo totale di armi da e verso Israele come ha fatto la Spagna e voglio ringraziare qui i nostri amministratori come il sindaco di Ravenna, la presidente della provincia e il presidente della regione che hanno bloccato un carico di esplosivi che attraverso il porto di Ravenna voleva raggiungere direttamente Israele. Allora stanno facendo loro quello che dovreste fare voi con più nettezza, Ministro", sottolinea Schlein.
"Vi abbiamo chiesto insieme alle altre opposizioni di venire in Parlamento, che Giorgia Meloni venisse in Parlamento, avrebbe dovuto esserci lei qui a chiarire la sua posizione sul riconoscimento della Palestina e a chiarire la posizione sulle sanzioni proposte dalla Commissione europea. Ci avete accusato nei giorni scorsi di non essere democratici perché abbiamo chiesto di votare in questo Parlamento impegni concreti prima della posizione imparata ieri dal discorso della premier Meloni. Ma la cosa che non è democratica è che noi, che siamo opposizioni, impariamo le posizioni del governo italiano dai giornali. Quindi noi continuiamo a chiedere a Giorgia Meloni di venire pur tardivamente in quest'aula a riferire perché il governo italiano rischia con la sua posizione di bloccare le sanzioni proposte dalla Commissione Europea", conclude la segretaria del Pd.
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