Proiettile 17/07/2015   9:11 4905

Triggio: spara contro l'appartamento della vicina, arrestato 30enne


La svolta sul giallo dei colpi di pistola che avevano forato la finestra di un appartamento al Rione Triggio, occupato da studentesse, è arrivata in poche ore. I Carabinieri infatti, hanno arrestato un 30enne abitante nello stesso stabile che probabilmente disturbato nella notte da alcuni ospiti della sua vicina di casa, ha sparato due colpi di pisola contro le finestre dell’appartamento.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale e quelli del Nucleo Operativo della Compagnia di Benevento, stanno indagando su un episodio avvenuto la notte scorsa, in vico Port’Arsa.

Era da poco passata la mezzanotte quando un inquilino di 30 anni abitante al piano inferiore dello stabile, sentitosi probabilmente disturbato dal vociare di un gruppo di persone composto da 3 uomini e 2 donne, ospiti sul terrazzo interno al primo piano, dell’altra condomina, dopo essere salito da loro attraverso il cortile interno comune, ha esploso due colpi di pistola, all’indirizzo dell’abitazione della sua vicina di casa, uno dei quali però, ha colpito la finestra del bagno di un altro appartamento.

Subito dopo l’autore del gesto che poteva avere tragiche conseguenze è scappato via, mentre i cinque sono rimasti impauriti e non hanno denunciato
quanto accaduto. La segnalazione ai Carabinieri è partita solo ieri mattina, dopo il ritrovamento di un’ogiva di un proiettile di pistola, finito nella finestra del bagno di un appartamento sovrastante l’abitazione della vicina di casa oggetto dell’intimidazione, occupato da alcune studentesse universitarie.

I militari, superando anche alcune diffidenze delle vittime hanno però pazientemente ricostruito la vicenda, e raccolto le testimonianze di tutte le persone presenti, effettuato i rilievi sull’appartamento in questione e le perquisizioni del caso raccogliendo inconfutabili elementi di colpevolezza nei confronti di M.Z. 30enne, impiegato saltuario, che è stato prima tratto in arresto in quanto ritenuto responsabile dei reati di porto e detenzione di arma da fuoco, violenza privata e danneggiamento aggravato dall’uso di arma da fuoco ed esplosione di colpi d’arma da fuoco e poi, su disposizione del sostituto Procuratore di turno, tradotto presso la Casa Circondariale di Capodimonte.

Le indagini dei Carabinieri sono tuttora in corso sia per risalire al tipo di arma utilizzato sia per ricostruire l’esatta dinamica dell’intero episodio in tutti i suoi aspetti.

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