Riverberi - Appia In Jazz. Oggi a San Marco Ai Monti Danilo Rea e i Caboose
Nuovo appuntamento con "Riverberi - Appia In Jazz”, il festival itinerante che questa sera si ferma a Sant’Angelo a Cupolo, con un doppio evento di grandissimo volume artistico.
Entrambe le location individuate sono infatti in uno dei più incantevoli borghi del Sannio, ovvero nei pressi della frazione San Marco ai Monti. Il primo concerto, in programma sul Belvedere del Sannio alle 21.00, vedrà come protagonista Danilo Rea in “Jet Lag”, una miscela di emozioni ed improvvisazione che vedrà l’artista, uno dei più noti pianisti del panorama internazionale, spaziare dal jazz alla classica, dal barocco al pop, dalla lirica alla tradizione napoletana, passando per i migliori successi dei Beatles, liberandosi dalla opprimente gabbia degli accordi.
Alle 22.00 tocca invece ai “Caboose”, band italo-berlinese che presenta l’album "Hinterland Blues”, salire sul palco di piazza San Marco. Al seguito della carovana di Riverberi anche la mostra fotografica “Belvederi e Paesaggi sull’Appia Antica”, curata da Luca Vernacchio con scatti dei coni ottici dell’Antica Direttrice Romana. L’accesso ai concerti è totalmente gratuito. Previsto anche un’aperitivo-degustazione di vini e prodotti del territorio offerto dall’organizzazione.
Domani la penultima tappa di Riverberi è in programma a San Leucio del Sannio, con il concerto del duo formato dallo straordinario trombettista Fabrizio Bosso e del pianista italo-inglese Julian Oliver Mazzariello, con il progetto “Tandem”. Ad aprire lo spettacolo, alle ore 21.00, il perfomer Vittorio “V” Zollo con la sua “Stazione Fantasma”.
DANILO REA - Nato a Vicenza quasi per caso, Danilo Rea è romano, ma non d’adozione. È romano perché la sua storia in musica nasce a Roma, tra le pareti di casa sua, dove l’incanto per i vecchi vinili di Modugno è più forte, già da piccolissimo, di qualsiasi divertimento: il vero gioco è suonare il piano, il vero incanto è la musica, il vero sogno è la melodia, il vero abbandono è nell’armonia. E la passione diventa studio al Conservatorio di Santa Cecilia, dove si diploma in pianoforte con il massimo dei voti e dove insegna nella cattedra di jazz fino al 2017.Studi classici, rock e pop influenzano la sua formazione e convergono attraverso il jazz, la sua vera passione, in uno stile inconfondibile e unico composto di due ingredienti fondamentali: melodia e improvvisazione. Appena maggiorenne esordisce con lo storico Trio di Roma con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto; parallelamente accompagna come pianista i più importanti cantautori italiani: Mina lo vuole prima ancora di Gino Paoli, ed entrambi gli restano fedeli negli anni, fino a oggi. Intanto collabora con Claudio Baglioni, Pino Daniele, Domenico Modugno, Fiorella Mannoia, Riccardo Cocciante, Renato Zero, Gianni Morandi e Adriano Celentano. Il suo talento lo porta ben presto ad affermarsi anche sulla scena internazionale e a suonare al fianco dei più grandi nomi del jazz come Chet Baker, Lee Konitz, Steve Grossman, Bob Berg, Phil Woods, Michael Brecker, Tony Oxley, Joe Lovano, Gato Barbieri, Aldo Romano, Brad Mehldau, Danilo Pérez, Michel Camilo, Luis Bacalov. Nel 1997, con Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra, fonda “Doctor 3”, il trio che per tre anni riceve il premio della critica come miglior gruppo jazz, e che per più di dieci anni lo porta a calcare i più importanti palcoscenici italiani e all’estero con esibizioni in Europa, Stati Uniti, Sudamerica e Cina. A partire dal 2000 Danilo Rea trova nella dimensione
in piano solo il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l’improvvisazione: le idee che convergono nelle performance sono delle più varie, dai capisaldi del jazz, passando per le canzoni italiane, fino alle arie d’opera. Il suo primo lavoro da solista è “Lost in Europe” (2000) composto durante un tour in Europa; nel 2003 pubblica “Lirico”, in cui miscela lirica e jazz improvvisando sui temi operistici mettendone in luce la grande attualità. L’intenso rapporto con la musica classica, che prosegue tuttora, lo porta ad aprire il Festival di musica lirica internazionale “Festival del bel canto” con il concerto “Belcanto Improvisations”. Seguono “Solo” (2006) e “Introverso” (2008), album in cui Rea si cimenta con composizioni inedite di piano solo, fino ad arrivare al pluripremiato “A Tribute to Fabrizio de André”, omaggio al grande cantautore e poeta italiano, inciso per la prestigiosa etichetta tedesca ACT nel 2010. I suoi concerti di piano solo, con le sue improvvisazioni che spaziano su qualsiasi repertorio, conquistano le platee di tutto il mondo: oltre a essere il primo jazzista ad avere un concerto di piano solo alla sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica (nel 2003), nel 2006 è protagonista di un memorabile concerto al Guggenheim Museum di New York. Successivamente, con “Concerto per Peggy”, in occasione del 60° anniversario della Collezione Peggy Guggenheim a Venezia, rende omaggio a Peggy Guggenheim con un recital pianistico che attraversa e celebra la musica classica americana della prima metà del secolo scorso. Nel 2014 Danilo firma le musiche per il film “Quando c’era Berlinguer” e nel 2015 quelle per “I bambini sanno”, entrambi per la regia di Walter Veltroni; nell’estate dello stesso anno viene presentato in anteprima mondiale a Umbria Jazz “…IN BACH?”, il progetto live a quattro mani con Ramin Bahrami, omaggio all’imponente eredità musicale di Johann Sebastian Bach che nel 2017 diventa un disco edito dalla DECCA, dal titolo “Bach is in the air”. Il 16 ottobre 2015 esce “Something in our way” (Warner Music Italy), nuovo disco in piano solo ispirato al repertorio di Beatles e Rolling Stones. Dal 27 Aprile all' 8 Maggio 2016, attraverso il tour di Umbria Jazz in Cina 2016, i suoi concerti in piano solo toccano prestigiose venues ed importanti teatri nelle città di Pechino, Shangai, Qingdao e Canton. Il 3 Novembre 2016 gli viene consegnato il prestigioso Premio Vittorio De Sica per la Musica. Il 1 Dicembre 2016, a seguito del successo ottenuto dal tour di Umbria Jazz in Cina, gli viene conferito il Leone D'Oro, assegnato a personalità del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo che si sono distinte nelle relazioni con la Cina, in occasione dei China Awards 2016 evento organizzato dalla Fondazione Italia Cina. Nell' Aprile del 2018 viene pubblicata da Rai Eri la sua biografia, dal titolo “Il Jazzista Imperfetto”.
JET LAG - In “Jet Lag” Danilo offre spazio all’improvvisazione e si lascia trasportare dalle emozioni che percepisce dal pubblico trasformandole in note. Rea proporrà anche brani dai suoi ultimi progetti in solo, partendo da J.S.Bach e spaziando dalla tradizione jazzistica alla classica, dalla musica barocca al pop, mescolando generi e suggestioni. Uno straordinario viaggio con un repertorio dei grandi compositori classici della lirica, fino ad omaggiare Napoli per arrivare ad interpretare i migliori successi dei “Beatles” con l’obiettivo di liberarsi dalla gabbia degli accordi per arrivare alla forma libera e alla melodia pura.