28/01/2013   14:59 3990

'Res Langobardorum', eventi culturali della Provincia di Benevento


Presentata alla Rocca dei Rettori "Res Langobardorum", manifestazione dedicata al fondamentale periodo storico longobardo dalla città di Benevento protrattosi per 500 anni: si tratta di un programma di eventi culturali, per la Direzione Scientifica di mons. Mario Iadanza, coordinati dall'Arcidiocesi Metropolita - Ufficio Cultura e Beni Culturali, dalla Biblioteca Capitolare, dalla Biblioteca Arcivescovile "F. Pacca", dalla Provincia di Benevento e dal Museo del Sannio per la gestione della società cooperativa "ArteViva". Il programma prevede un Convegno di studi sul tema: "Il ducato e il principato longobardo di Benevento (secoli VI-XI)" che si svolgerà per l'intera giornata di venerdì 1 febbraio al Museo del Sannio in piazza Matteotti a partire dalle ore 10 e si concluderà con la visita alla Sezione longobarda del Museo stesso e la esecuzione alle ore 19 nella Chiesa di Santa Sofia del "Concerto di Canto Beneventano", trascritto da Thomas Forrest Kelly, a cura del Coro "Santa Cecilia" della Cattedrale di Benevento diretto dal Maestro Lupo Ciaglia. Il successivo venerdì 8 febbraio sarà inaugurata nella Biblioteca Arcivescovile "F. Pacca", in piazza Orsini, a partire dalle ore 17, la Mostra dal titolo: "Il libro e la liturgia. I codici liturgico-musicali in scrittura beneventana della Biblioteca capitolare di Benevento" alla presenza dell'Arcivescovo metropolita Andrea Mugione e del presidente Cimitile. I contenuti dell'iniziativa sono stati illustrati dal presidente della Provincia, Aniello Cimitile, dal vicario episcopale per la Cultura ed i Beni Culturali, Mario Iadanza; e dal responsabile della società cooperativa "ArteViva", Fabiana Peluso: "L'intento è quello di accrescere nella pubblica opinione - così ha sottolineato Iadanza- la consapevolezza sulla straordinaria importanza di un periodo storico tra i più insigni dell'intera storia dell'Italia meridionale che ha regalato alla città di Benevento, e ovviamente a tutta l'Umanità, tesori d'arte, apprezzati forse più all'estero che nello stesso nostro Paese. Lo dimostra la vicenda del "Canto beneventano", studiato addirittura in Texas (dal prof. Thomas F. Kelly), e quello della "Scrittura beneventana", che era ben nota nel Medioevo persino a Dubrovnik: queste due originali produzioni artistiche, tra le altre, attestano, ha detto Iadanza, che la "Longobardia beneventana" non fu affatto "minore", come spesso si sente dire, a fronte di una "Longobardia maggiore" con sede a Pavia". Tale tesi è stata avallata dallo stesso presidente della Provincia Cimitile ("Benevento longobarda si confrontava con Carlo Magno: sarebbe come dire che oggi noi ci confrontiamo con Barack Obama - ha chiosato il presidente). Cimitile ha quindi illustrato le iniziative già assunte ("la nuova Sezione longobarda del Museo") e quelle che a breve saranno presentate per valorizzare quello straordinario momento della storia locale ed in particolare la figura di Arechi II. Infine, il presidente ha confermato di voler collaborare con Iadanza e la Biblioteca capitolare per la digitalizzazione di tutti i Codici custoditi nelle istituzioni culturali beneventane.

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