'Res Langobardorum', eventi culturali della Provincia di Benevento
Presentata alla Rocca dei Rettori "Res Langobardorum", manifestazione dedicata al fondamentale periodo storico longobardo dalla città di Benevento protrattosi per 500 anni: si tratta di un programma di eventi culturali, per la Direzione Scientifica di mons. Mario Iadanza, coordinati dall'Arcidiocesi Metropolita - Ufficio Cultura e Beni Culturali, dalla Biblioteca Capitolare, dalla Biblioteca Arcivescovile "F. Pacca", dalla Provincia di Benevento e dal Museo del Sannio per la gestione della società cooperativa "ArteViva". Il programma prevede un Convegno di studi sul tema: "Il ducato e il principato longobardo di Benevento (secoli VI-XI)" che si svolgerà per l'intera giornata di venerdì 1 febbraio al Museo del Sannio in piazza Matteotti a partire dalle ore 10 e si concluderà con la visita alla Sezione longobarda del Museo stesso e la esecuzione alle ore 19 nella Chiesa di Santa Sofia del "Concerto di Canto Beneventano", trascritto da Thomas Forrest Kelly, a cura del Coro "Santa Cecilia" della Cattedrale di Benevento diretto dal Maestro Lupo Ciaglia. Il successivo venerdì 8 febbraio sarà inaugurata nella Biblioteca Arcivescovile "F. Pacca", in piazza Orsini, a partire dalle ore 17, la Mostra dal titolo: "Il libro e la liturgia. I codici liturgico-musicali in scrittura beneventana della Biblioteca capitolare di Benevento" alla presenza dell'Arcivescovo metropolita Andrea Mugione e del presidente Cimitile. I contenuti dell'iniziativa sono stati illustrati dal presidente della Provincia, Aniello Cimitile, dal vicario episcopale per la Cultura ed i Beni Culturali, Mario Iadanza; e dal responsabile della società cooperativa "ArteViva", Fabiana Peluso: "L'intento è quello di accrescere nella pubblica opinione - così ha sottolineato Iadanza- la consapevolezza sulla straordinaria importanza di un periodo storico tra i più insigni dell'intera storia dell'Italia meridionale che ha regalato alla città di Benevento, e ovviamente a tutta l'Umanità, tesori d'arte, apprezzati forse più all'estero che nello stesso nostro Paese. Lo dimostra la vicenda del "Canto beneventano", studiato addirittura in Texas (dal prof. Thomas F. Kelly), e quello della "Scrittura beneventana", che era ben nota nel Medioevo persino a Dubrovnik: queste due originali produzioni artistiche, tra le altre, attestano, ha detto Iadanza, che la "Longobardia beneventana" non fu affatto "minore", come spesso si sente dire, a fronte di una "Longobardia maggiore" con sede a Pavia". Tale tesi è stata avallata dallo stesso presidente della Provincia Cimitile ("Benevento longobarda si confrontava con Carlo Magno: sarebbe come dire che oggi noi ci confrontiamo con Barack Obama - ha chiosato il presidente). Cimitile ha quindi illustrato le iniziative già assunte ("la nuova Sezione longobarda del Museo") e quelle che a breve saranno presentate per valorizzare quello straordinario momento della storia locale ed in particolare la figura di Arechi II. Infine, il presidente ha confermato di voler collaborare con Iadanza e la Biblioteca capitolare per la digitalizzazione di tutti i Codici custoditi nelle istituzioni culturali beneventane.
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