Prevenzione "anti-cancro" per i Bronzi di Riace


La "malattia" non è ancora conclamata, ma i referti delle analisi parlano chiaro: ai Bronzi di Riace servono controlli più serrati per scongiurare il rischio "cancro" per la lega di cui sono fatti.

Alcune macchie sospette sono già comparse sul volto, sulle gambe, sull'addome. A eseguire la diagnosi sono stati gli esperti dell'Università del Salento e dell'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (Iscr) di Roma. Grazie a strumenti portatili, i ricercatori sono riusciti ad analizzare la composizione chimica delle patine depositate sulla superficie anteriore delle due statue, eseguendo una vera e propria 'mappatura dei nei' che sarà fondamentale per mettere a punto le future strategie di prevenzione "anti-cancro".

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