Premio Gladiatore D'Oro: Serata all'insegna della musica e dell'intrattenimento
La ricerca affannosa di un posto in platea, già piena da non si sa che ora, fra sorrisi compiaciuti e solerti e saluti forse troppo affettuosi, la necessità per i meno fortunati di ripiegare per il piano alto del cinema-teatro, cercando ovviamente di evitare i posti troppo vicini alla balaustra che impedisce la migliore prospettiva visiva e la conquista, infine, di un posto accettabile. Questo il rito compiuto da quanti, nella serata di sabato 21 si sono accinti, negli spazi del cinema teatro Massimo di Benevento, ad assistere alla cerimonia della decima edizione del ‘Gladiatore d ‘oro’. Il premio, istituito dalla Provincia di Benevento, viene conferito a quanti hanno dato lustro al Sannio nelle libere professioni, nelle arti, negli studi, nello sport. Nel trofeo è raffigurato un “Gladiatore sannita” e precisamente un bassorilievo del 1° secolo d.C., custodito nel Museo del Sannio di Benevento. I premi vengono assegnati da un’apposita giuria composta dai vertici delle istituzioni locali, integrata da due personaggi del mondo della cultura sannita che per quest’anno sono stati Maria Felicia Crisci e Nazzareno Orlando. La giuria ha scelto i premiati dopo aver esaminato i “curricula” di ciascuno, fino ad individuare i vincitori. La data della manifestazione è stata, per quest’anno, spostata a causa delle problematiche inerenti l’assetto istituzionale della Provincia, secondo le innovazioni normative introdotte dal Governo.
Sul palco del teatro, si è esibita la BigBand Orkestra guidata dal maestro Umberto Ocone; la manifestazione è stata presentata, anche per quest’anno, da Caterina Balivo.
Molti i premiati che hanno sfilato sul palco, ma la musica ha fatto da padrona fra una premiazione e l’altra, conferendo il giusto appeal alla manifestazione. Dopo il saluto del Presidente della Provincia, Aniello Cimitile, e della Miss Elena Santoro, la sannita più votata dal web durante le ultime lezioni di Miss Italia, la manifestazione ha preso il via con la musica di Irene Fornaciari che ha presentato due brani da lei portati a Sanremo. Immediatamente dopo la musica, è stato consegnato il primo premio alla memoria di Paolo Petti, scenografo e grande artista sannita – scomparso quest’anno - a cui si devono numerose rappresentazioni teatrali e televisive, nazionali ed internazionali. Dopo la lettura delle motivazioni del premio da parte di Gabriella Petti, che ha rivestito nella serata il ruolo di voce del premio stesso, il riconoscimento è stato ritirato dall’emozionato figlio dell’artista Luigi. L’occasione è stata poi incorniciata da un messaggio di Mimmo Paladino che ha voluto, con la sua missiva, ricordare l’amico e collega di molte ‘imprese’ artistiche. Dopo una breve parentesi musicale col giovane Nicola Marotta, è stato consegnato ad Ugo Gregoretti il premio Speciale Arechi II, per il ruolo da lui svolto nell’industria televisiva e nelle iniziative culturali anche nel territorio di Benevento, di cui egli si è dichiarato, orgogliosamente, cittadino onorario. Dopo la musica partenopea di Mario Maglione, la serata è proseguita con la premiazione
del maestro Mario Spallone, artigiano illuminato ed intraprendente che, da figlio di emigranti, ha saputo conquistare prestigio e notorietà in ambito sartoriale: l’abbigliamento del defunto presidente Kennedy e di altri noti personaggi della cultura americana sono stati realizzati da lui. Per l’occasione Cimitile ha ricordato che il Sannio ha contribuito, agli inizi del secolo scorso, al fenomeno dell’emigrazione con oltre 135000 emigranti.
La musica scandita ed emblematica di Angelo Branduardi ha riempito poi l’aria coinvolgendo il pubblico nel suo stile da cantastorie. E’ stata poi la volta della consegna del premio a Luisa Nardini, docente universitaria in Texas, una delle massime esponenti di musica e canto medioevale, soprattutto di quello gregoriano e beneventano. Il premio è stato ritirato da suo fratello Giuseppe.
La musica allora ha ripreso la scena con la voce di Irene Fornaciari che si è esibita in brani di Stevie Wonder e Tina Turner, coinvolgendo il pubblico nel calore e nella passione per brani così famosi. E’ stata poi la volta del premio a Mario Collarile, Presidente del Coni provinciale, protagonista delle professioni liberali e del mondo culturale, ma soprattutto iniziatore della ‘risoterapia’, pratica a cui è pervenuto a seguito di un tumore che egli ha voluto affrontare con autoironia e sarcasmo, scegliendo la pratica del ‘carpe diem’ e della consapevolezza, come egli ha dichiarato: “Siamo tutti moribondi perché la nostra vita ha un fine certo, ma che la cosa migliore è quella di rimanere moribondi il più a lungo possibile e vivere la vita, intensamente, dal pannolino al pannolone.”
La musica coinvolgente del giovane cantante Coky Ricciolino e la sua interpretazione di due classici di Frank Sinatra, hanno intrattenuto gli astanti che, presi dalle note e dalla interpretazione, gli hanno tributato calorosi applausi. E’ stata poi la volta della premiazione a David Antony Pope, imprenditore affermatosi negli Stati Uniti, nipote di un sedicenne emigrante di Arpaise che gestisce la fortuna familiare, frutto del lavoro d’oltreoceano, avviata dal proprio bisnonno .
Il momento del riso è arrivato con la comparsa sul palco di Giobbe Covatta, comico che ha trascinato il pubblico in esilaranti riflessioni sulla sessualità nella terza età e nella descrizione di un ipotetico futuro popolato da invecchiati personaggi della nostra politica odierna.
Ultimo premiato è stato Fabrizio D’Aloia, imprenditore sannita che ha creato un’impresa attraverso l’introduzione di tecnologia multimediale nel settore dei servizi.
La serata, trascorsa velocemente tra intrattenimento e premiazioni, si è avviata alla fine con la performance di Serena Autieri che si è esibita nell’interpretazione di brani musicali fra cui il ‘Caruso’ di Dalla.
Applausi calorosi all’iniziativa nel suo complesso, hanno concluso la serata che ha voluto, ancora una volta, fare mostra di sanniti che si sono distinti per iniziativa e originale produttività.
Eusapia Tarricone