'Orto dei semplici', i primi frutti del progetto
Arrivano con la Primavera i primi frutti targati Orto dei Semplici, il progetto di agricoltura sociale finalizzato al reinserimento di persone con disabilità psichica in cura presso l'Asl BN1 tramite un processo di auto imprenditorialità. L'iniziativa, presentata lo scorso dicembre dal Consorzio Amistade con il sostegno di Fondazione con il Sud, si avvale di una rete di partner qualificati tra cui Valisannio, azienda speciale della Camera di Commercio, il Centro Studi della Provincia di Benevento e alcune aziende agricole sannite.
Indivie, finocchi, broccoli, cavolfiori, radicchio, lattuga, scarola sono gli ortaggi, prodotti nel rispetto della stagionalità e a partire dalla selezione delle tipologie locali, che i dodici “nuovi iniziati al lavoro della terra”, sostenuti da operatori sociali e guidati da personale esperto, hanno ottenuto dopo aver bonificato e coltivato alcuni terreni messi a disposizione sia dalla Provincia sia dall'ACLI di Benevento.
“Dopo tanti sacrifici e tanto lavoro – ha commentato un'entusiasta Rino Di Domenico, presidente del consorzio Amistade – è stato emozionante vedere la prima cassettina di prodotti della terra etichettati con il marchio Orto dei Semplici. Adesso ci aspetta la stagione più feconda dell'anno per ciò che attiene la produzione delle varietà orticole.
Abbiamo avuto, inoltre, un ritorno molto positivo sul marchio che viene percepito come sinonimo di genuinità e di bontà. Tutto ciò ci rincuora e ci stimola ad andare avanti con maggior forza e consapevolezza. Ringrazio “i dodici contadini” e i partner del progetto per il lavoro, la passione e la competenza messa in campo”.
Soddisfazione anche nelle parole di Peppe Gallo, referente della cooperativa partner SocialLab76, che insiste sulla nuova modalità distributiva dei prodotti. “Per promuovere idea e prodotto abbiamo deciso di regalare le prime cassettine ai nostri futuri clienti dai quali abbiamo ricevuto attestati di stima per la qualità e per il valore sociale dell'iniziativa. L'obiettivo è creare un servizio di consegna a domicilio a vantaggio di coloro che non hanno autonomia di movimento o poco tempo per gli spostamenti. La commercializzazione dei prodotti sarà prettamente locale per mantenere inalterata la filosofia di fondo del progetto che prevede la distribuzione a km 0, la stagionalità e la genuinità evitando l'utilizzo di prodotti chimici. Adesso cominciamo a raccogliere i primi frutti - chiosa Gallo - dopo duri mesi di lavoro e per farlo ci siamo riappropriati di uno spazio abbandonato che oggi viene restituito all'agricoltura, meglio se agricoltura sociale”.
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