Migranti nel Sannio. Riunione urgente in Provincia per gestire l'arrivo sul territorio provinciale
La riunione, richiesta d’urgenza dagi sindaci, è stata finalizzata a fare il punto sulle criticità che si registrano sul territorio dei Comuni a ragione del fatto che la gestione attuale dei flussi migratori crea notevoli criticità.
Si è tenuta presso la Rocca dei Rettori l’annunciata riunione tra il presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci e i sindaci di Castelvenere, Telese Terme, Guardia Sanframondi, Torrecuso, Sant'Agata dei Goti, Solopaca e Dugenta per discutere in merito alla gestione dell'arrivo dei flussi di migranti sul territorio provinciale.
Innanzitutto i sindaci del Sannio lamentano il fatto che esiste una forte sperequazione tra il territorio sannita e quello delle altre Province sulle assegnazioni delle quote di migranti: tali quote infatti sono uguali dappertutto senza tenere in conto della ben diversa densità di popolazione tra fascia costiera e fascia interna.
L’attuale fase emergenziale, poi, mentre registra pesanti concentrazioni solo in alcuni piccoli Comuni, di fatto è affidata esclusivamente a quei privati che hanno messo a disposizione i propri appartamenti o addirittura palazzi sfitti per incassare i premi destinati a chi ospita i migranti. Il tutto senza sentire i Sindaci e senza quella programmazione che potrebbe evitare la creazione di quartieri-ghetto mediante una migliore distribuzione sul territorio
degli stessi Comuni.
Ai Comuni, e personalmente ai sindaci, spetta però solo l’onere di attestare la idoneità dei locali che spesso non c’è: e dunque in locali inadatti si ospitano (per usare un eufemismo) essere umani. Da qui anche possibili responsabilità di ordine penale per i Sindaci. Il problema potenzialmente riguarda tutti i piccoli centri del Sannio, anche se al momento esso è limitato ai territori dei Comuni richiedenti: nelle prossime ore infatti si aspettano ulteriori assegnazioni che potrebbero interessare tutti i Comuni della Provincia. La presenza incontrollata di migranti crea problemi di natura sociale, di natura sanitaria ed anche di ordine pubblico perché c’è anche chi vuole speculare utilizzando questa “merce umana” anche per gli scopi più abbietti.
D’altra parte, le Istituzioni si muovono ciascuno a suo modo: ad esempio, un Distretto Sanitario concede quella tessera sanitaria al migrante che il vicino Distretto invece nega: e questo evidentemente, hanno detto all’unisono i sindaci, è inaccettabile perché crea odiose disparità di trattamento tra gli stessi migranti.
Per discutere di tale problematica è stata convocata per venerdì prossimo alle 10.30 l'Assemblea dei sindaci, il Prefetto Paola Galeone, i Presidenti dell’Anci e dell’Upi.