Malata di cancro ritenuta pazza, De Lorenzo: "I vertici del Rummo fanno il gioco delle tre carte"


Conferenza stampa del dottor Giuseppe De Lorenzo per il caso della paziente che si era rivolta a lui perchè ritenuta insana di mente, mentre era invece affetta da un carcinoma al seno.

Il dottore De Lorenzo, nella conferenza stampa di questa mattina, nel suo studio in Piazza Santa Maria a Benevento, ha parlato a nome della famiglia della signora vittima di un caso di malasanità. "Non ho fatto nulla di particolare", si schernisce lo psichiatra, "ho fatto quello che avrebbe fatto qualsiasi studente di medicina: suggerire una radiografia".

De Lorenzo, in conferenza stampa, esibisce i referti e mostra le date per spiegare puntigliosamente la cronologia della vicenda.

Tutto inizia il 21.01.2016, con una mammografia e visita senologica all'Ospedale Fatebenefratelli, con controllo dopo sei mesi. Il 25.07.2016 l'indagine viene infatti ripetuta e di nuovo il 31.03.2017. Negli stessi giorni la signora inizia a ravvisare dolori lombosacrali per cui la paziente si rivolge privatamente ad un ortopedico (che è un medico del Rummo NDR) ed inizia a prescrivergli una ciclo di infiltrazioni ogni martedì. Ne fa in tutto otto, due mesi di cure inutili. Arriviamo quindi a metà luglio. L'ortopedico sostiene che i dolori sarebbero somparsi e suggerisce alla signora di ripetere il ciclo in ottobre.

Ma la notte del 22 luglio 2017, alle ore 2:56, la paziente ricorre al pronto soccorso del Rummo per dolori lancinanti. La diagnosi: "Lombosacralgia destra in soggetto con sospetto quadro di discopatia degenerativa L3/L4". La cura suggerita è per atrosi, che spiega il dottor De Lorenzo spesso si acompagna a questi casi. Ma i dolori persistono, la signora si lamenta ed è a questo punto che il medico "a voce ma in presenza di testimoni, un infermiere ha infatti già confermato", aggiunge De Lorenzo, "asserisce che la signora è inferma di mente e vorrebbe farla subito visitare dallo psichiatra". I familiari si  rifiutano e la sera di domenica 23 luglio interpellano il dottor De Lorenzo. La visita è fissata per la mattina successiva. E' solo in questo momento che la paziente, ritenuta sanissima di mente dallo psichiatra, viene invitata invece ad effettuare una Risonanza Magnetica al rachide cervicale.

La Risonanza viene eseguita privatamente la mattina seguente, il 25 luglio. Con le risultanze dell'esame, i familiari tornano dall'ortopedico, vanno a presentargli le loro rimostranze. Il medico si scusa, e compresa la situazione va nel pallone; si mette in contaatto con un centro specializzato di Bologna e viene fissato una visita per il 3 agosto (lo confermerebbero gli sms scambiati con il figlio della signora). Poi un ripensamento, l'ortopedico chiama il reparto di Oncologia, quindi decide di ricoverare la paziente nel suo reparto.

E' solo a questo punto che dalle successive indagini emertge la localizzazione lombosacrale del carcinoma, che è secondario rispetto ad un carcinoma mammario.

Ripercorsa tutta la dolorosa vicenda, De Lorenzo accusa quindi i vertici dell'Ospedale Rummo di "fare il gioco delle tre carte", giocando con le date. Si dice sconsolato e reputa che il rischio è che tutto si risolva in una bolla di sapone. Ma invita contemporaneamente al Governatore De Luca a rimuovere i vertici del nosocomio beneventano e il Procuratore della Repubblica ad appropriarsi del fascicolo ed avviare tempestivamente le indagini: "Se trascorre qualche settimana, sarà tutto inutile".

Alla conferenza stampa erano presenti anche la sorella e la figlia della signora, la quale è sottoposta ora a cicli di chemioterapia. Il figlio conferma intanto al Quaderno.it che la famiglia sta tutelando per vie legali i propri diritti.

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