L'alluvione travolge l'oleificio SOIA di Solopaca. Danneggiamenti per un milione di euro

Giovedì 15 ottobre una delle realtà imprenditoriali più antiche del Sannio, l’oleificio S.O.I.A. nato nel 1951 a Solopaca, è stato seriamente danneggiato dalla violenza dell’esondazione del fiume Calore, che in sole due ore ha travolto tutto quello che si trovava sul suo cammino.

Praticamente sommerso dall’acqua che ha raggiunto oltre i due metri di altezza l'oleificio  S.O.I.A di Solopaca. Lo stabilimento ha subito l’abbattimento e lo sradicamento delle recinzioni, dei quadri elettrici dei macchinari, dei generatori, l’allagamento della cabina elettrica. I serbatoi di acciaio alti oltre 12 metri, di 30 quintali di peso sono stati travolti, abbattuti e trascinati dalla corrente così come i cassoni degli autocarri. Gli uffici amministrativi e le attrezzature completamente sommerse dall’acqua.

Fortunatamente non ci sono state vittime per la prontezza degli impiegati che hanno capito quanto stava per accadere e sono riusciti appena in tempo a mettersi in salvo. Ora però è il momento di fare la conta dei danni. L’azienda che da lavoro a più di 30 famiglie tra dipendenti e indotto, dopo il disastro deve sostenere ingenti spese per il repentino ripristino degli impianti produttivi e quindi per evitare un irrecuperabile ritardo  visto l’ imminente avvio della stagione olearia.

“Abbiamo fatto notevoli investimenti sia dal punto di vista di impatto ambientale che per innovazioni tecnologiche -  dichiara l’amministratore delegato di S.O.I.A. Alessandro Perlingieri - perché siamo e vogliamo restare una realtà imprenditoriale radicata nel Sannio. Ma è necessario che le istituzioni facciano la loro parte per la prevenzione idrogeologica e per proteggere quelle aziende locali che assumono forza lavoro locale e puntano allo sviluppo economico del loro territorio, assicurando dinanzi a simili eventi vicinanza e ristoro dei danni subiti”.