Il ministro Martina a sostegno di Raffaele Del Vecchio: "Ho bisogno di interlocutori forti"
Il ministro Maurizio Martina stamani è stato a Benevento per sostenere la candidatura a sindaco di Raffaele Del Vecchio ed ha anche fatto il punto della situazione per quanto riguarda le istanze per il ristoro dei danni post alluvione.
È giunto a Benevento stamani Maurizio Martina, ministro delle Politiche Agricole e Forestali del governo Renzi per sostenere la candidatura a sindaco di Raffaele Del Vecchio Ale elezioni amministrative del 5 giugno. Presente anche l’on.Roberto Costanzo ex assessore regionale all’Agricoltura ed eurodeputato originario di San Marco dei Cavoti. Annunciato anche l’arrivo di Vincenzo De Luca per il prossimo 3 giugno alle ore 15.00.
Presenti i vertici del Partito Democratico sannita, Carmine Valentino, il sottosegretario di Stato Umberto Del Basso De Caro, il consigliere regionale Mino Mortaruolo alcuni candidati alla carica di consigliere i vertici di Confindustria, Coldiretti e CIA oltre che tanti amministratori locali.
A prender per primo la parola è stato proprio Costanzo che ha ricordato al ministro che “Benevento è una delle province più agricole d’Italia e che l’agricoltura ha molte volte contribuito alla scelte politiche”. Allo stesso tempo, Costanzo ha anche precisato che “la Provincia di Benevento è stata toccata da due emergenze: il dissesto idrogeologico e il dopo tabacco anche perchè Benevento era la provincia più tabacchicola d’Europa – il tabacco fu importato nel Sannio dai gesuiti intorno al 1600 – e l’80% dell’economia era fondata sul tabacco”. Un tema quello che della post produzione di tabacco che apre la discussione sul piano della riconversione delle colture e che vedremo in seguito.
Maurizio Martina, “bloccato” all’esterno dai giornalisti ha risposto ad alcune importanti domande ma non prima di aver espresso “i migliori auguri a Raffaele Del Vecchio perchè la città ha bisogno della sua passione, della sua energia e per il progetto messo in campo”. Al ministro è stato chiesto anche dei tempi del lavoro svolto finora sul dopo alluvione e dunque per ampliare le possibilità di di ristorno insieme al Ministero dell’Economia.
“Stiamo lavorando – ha ribadito il ministro – anche perchè è la prima volta che si prova ad andare oltre la singola domanda di calamità, confermo impegno mio e del governo”. Sui tempi, “ci sono aspetti che vanno perfezionati nelle prossime settimane e non mesi”.
Una battuta il ministro Martina la rivolge anche al PSR, “è strategico, strumento fondamentale, ottimo lo sforzo messo in piedi dalla Regione per mettere al centro tutta l’agricoltura e l’agroalimentare campano per il nuovo sviluppo di queste terre”.
Nella Sala Vergineo del Museo del Sannio invece, Martina ha dichiarato di essere “contento di dare mio contributo alla campagna elettorale di Raffaele e di tornare qui. Ringrazio anche le associazioni di categoria e Umberto – Del Basso De Caro, ndr – per il lavoro incessante che compie. Voglio fare un grosso in bocca al lupo a Raffaele per gli impegni che da domenica in poi dovrà gestire. Conosci la tua terra
e le sue problematiche – ha aggiunto – e con il progetto messo in campi, che guarda anche alle città del futuro, ti assumi una responsabilità importante. Anche fare gli amministratori nelle città in questo momento è una grossa responsabilità visti i tempi. Fare il sindaco oggi è più complicato di ieri, anche perché sono cambiati i punti di riferimento, e va reinterpretato il modo, la funzione, di amministrare”.
Prima di concludere, ha poi ricordato che “l’ultima volta ci eravamo visti in Prefettura con ci l’impegno di uscire dalla disastrosa situazione provocata dall’ alluvione con degli strumenti nuovi, ebbene sarebbe un errore fermarsi alla semplice presentazione domanda di calamità ed ovviamente queste vie non sono facili ed immediate”.
L’attenzione si sposta poi sul piano della logistica e dunque sulla creazione di una piattaforma di distribuzione, “per fare in modo che le produzioni di questa terra possano viaggiare, dove se non qui possiamo effettuare operazioni di sviluppo, ho bisogno di interlocutori forti. Sono qui per dire che ci siamo che abbiamo bisogno delle città che prendano per le corna questa sfida”.
A chiudere l’incontro, Raffaele Del Vecchio che ha ringraziato il ministro Martina per il tempo dedicato a Benevento. “Noi – ha proseguito Del Vecchio – abbiamo messo in campo un criterio, dobbiamo essere pronti al governo il giorno dopo le elezioni e due punti fermi: entrare in una situazione nazionale ed inserirci in una rete istituzionale. Non basta la sola individuazione di un problema ma occorre anche prospettarne la soluzione. Non siamo candidati a governare solo città ma un intero territorio perché dal 1 gennaio 2017 non ci saranno più le Province e non possiamo permetterci l’isolamento istituzionale in cui rischiamo di finire”.
“Con l’alluvione – ha ricorda il candidato sindaco del PD – l’agricoltura ha subito un colpo drammatico e nel piano non è compresa la bonifica terreni, su questo chiedo che regione e governo assumano un ruolo di corresponsabilità. Al ministro Martina mettiamo davanti tre punti: il ristoro delle attività private, accelerare il decreto del Mef, e che nella programmazione dei fondi nazionali e regionali venga riconosciuta la priorità d’accesso alle misure mutualistiche per le aziende colpite. Sono 12mila – ha sottolineato Del Vecchio – le aziende agricole presenti nel Sannio e va pensata una riconversione della produzione dopo la fine dell’era del tabacco, questo è un piccolo territorio che non puó aprirsi al mercato globale senza un sostegno e senza una produzione di qualità. Chiederemo agli amministratori locali, proprio in quest’ottica di approvare un’ordinanza per eliminare dalla coltivazione l’utilizzo dei prodotti chimici che, non si sposano con la produzione biologica”.
L’ultimo appunto riguarda invece l’Alta capacità Napoli-Bari e dunque “la nuova funzione che potrebbe dare al territorio sannita, ruolo diverso, un nuovo protagonismo, sul piano della logistica ma non in contrasto con Avellino perché toccherà a noi ritagliarci una specificità come quella che guarda alla catena del freddo. Diventare dunque io punto di riferimento di tutto il Mezzogiorno per quanto riguarda la distribuzione dell’agroalimentare”.
Michele Palmieri