Caso professoressa Dall'Aria, venerdì sit-in in difesa della docente di Palermo
Il 24 maggio ci sarà un sit-in a piazza Roma in difesa di Rosa Maria Dell’Aria, l'insegnante di italiano e storia all’Istituto industriale “Vittorio Emanuele III” di Palermo che la scorsa settimana è stata sospesa dall’insegnamento per quindici giorni e con lo stipendio dimezzato, dall’Ufficio scolastico provinciale.
"I fatti che riguardano la professoressa Dell'Aria sono il sintomo di una pericolosa tendenza della politica a invadere e condizionare gli spazi in cui si esercitano l'azione didattica e l'autonomia delle istituzioni scolastiche. Tendenza che non può che accentuarsi nella prospettiva della regionalizzazione del sistema di istruzione".
E' quanto affermano i sindacati sanniti della scuola Flc Cgil, Cisl Federazione scuola, Uil Scuola unitaria, Snals confsal ed Fgu che venerdì parteciperanno alla giornata di mobilitazione in difesa della professoressa di Palermo.
"L’unitarietà del sistema di istruzione e la libertà di insegnamento sono due cardini della scuola voluta dai Costituenti : spirito critico, capacità
di analisi e di lettura dei fatti del mondo, sono gli obiettivi che gli studenti dovrebbero raggiungere nel loro percorso di studi per l'esercizio di una cittadinanza attiva.
Aderiamo all'iniziativa nazionale che si terrà venerdì 24 maggio a Palermo #liberidinsegnare #liberidimparare chiamando a raccolta a Benevento, lo stesso 24 maggio, alle ore 19.00, in un Sit in che presso piazza Castello Prefettura, il mondo della scuola ed i cittadini tutti: la scuola è un bene comune.
Abbiamo scelto due simboli: un foulard ed un brano da leggere. La scuola italiana sta rispondendo chiaramente attraverso le molteplici iniziative in corso nel Paese. Non è accettabile alcun bavaglio, ma soprattutto la risposta a questo tentativo sta tutta nel ribadire con fermezza la coscienza della propria funzione. Abbiamo, inoltre, chiesto di incontrare S.E. il Prefetto allo scopo di consegnare il nostro documento unitario ed illustrare le richieste in esso contenute.Sarà questa una ulteriore occasione per la prosecuzione della raccolta di adesioni all’appello “contro la regionalizzazione del sistema di istruzione”