Avviso di garanzia per Maria Rosaria Boccia “Ritiro la mia candidatura alle regionali in Campania”
NAPOLI (ITALPRESS) – “Caro Presidente, le scrivo con il cuore colmo di emozioni contrastanti e con un profondo senso di rispetto per lei, per il partito che rappresenta e per la comunità politica alla quale ho avuto l’onore di appartenere.
Nella serata di ieri ho ricevuto il mio secondo avviso di garanzia in poco più di un anno.
È stata una notizia che, pur non sorprendendomi del tutto, mi ha profondamente ferita”.
Comincia così la lettera che Maria Rosaria Boccia ha inviato a Stefano Bandecchi per annunciare il ritiro della sua candidatura alle elezioni regionali in Campania. L’imprenditrice di Pompei figurava in lista nei collegi di Napoli, Caserta e Salerno con Dimensione Bandecchi che sostiene il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi nella corsa a Palazzo Santa Lucia.
È a lui che Boccia si rivolge: “Ho riflettuto a lungo – spiega – cercando dentro di me la forza di prendere una decisione che non nascesse né dall’impulso né dall’amarezza, ma dalla lucidità e dal senso di responsabilità.
Questo ultimo anno è stato, per me, un cammino doloroso e faticoso.
Ho vissuto giornate cariche di tensione, di ostilità e di ingiustizia.
Sono stata travolta da un’ondata di odio mediatico e politico che ha deformato la mia immagine e minato la mia serenità.
Ho pagato un prezzo altissimo in termini di salute fisica e mentale: notti insonni, stress costante, una condizione di profonda prostrazione che mi ha portata a un’invalidità fisica e persino a un’alopecia severa.
Sono giunta alla conclusione che non avrei la forza di affrontare nuovamente un simile calvario.
Per questo motivo, con grande dolore ma con altrettanta consapevolezza, ho deciso di ritirare la mia candidatura al Consiglio Regionale della Campania”.
Nel prosieguo della lunga lettera, Boccia riavvolge il nastro raccontando come ha vissuto gli ultimi mesi così intensi sotto il punto di vista mediatico e giudiziario. “Abbiamo di fronte – scrive – un sistema che difende i potenti e abbandona chi osa sfidarlo.
Un sistema che tutela certe figure pubbliche, garantendo loro corsie preferenziali, mentre lascia nell’oblio le richieste legittime di chi non appartiene alle ‘vite di serie A’.
Io ho scelto di non piegarmi, di non tacere, di DISOBBEDIRE al silenzio imposto da un potere che pretende obbedienza”. Infine un ringraziamento a Bandecchi “per avermi difeso con fermezza, per l’affetto e la stima che mi ha sempre dimostrato” prima del saluto.
“Questa scelta – dice Boccia – non è una resa.
È un atto di rispetto.
Verso di lei, verso il partito, verso la verità.
La politica, quando è autentica, è un atto d’amore e di coraggio.
E io, anche da fuori, continuerò a credere nel nostro progetto, perché rappresenta la possibilità concreta di cambiare un sistema che, troppo spesso, punisce chi osa essere libero”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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